L’edizione 2015 del Governance Poll evidenzia un aumento della fiducia nei primi cittadini da parte degli elettori.
Per quindici sindaci, difatti, il Governance Poll registra un consenso che oscilla tra il 60% e il 65%; tra questi quindici, ben sette hanno conquistato punti rispetto al giorno di elezione.
I preferiti degli elettori sembrano essere sindaci giovani, “volti nuovi” del panorama politico italiano, quasi tutti legati al Partito Democratico.
Al primo posto della classifica troviamo Dario Nardella, sindaco di Firenze, con un soddisfacente 65% che, se confrontato al 59,2% del giorno dell’elezione, mostra chiaramente la parabola positiva del politico.
Il Governance Poll è stato elaborato e gestito da Ipr Marketing; la domanda posta a un campione di 1000 elettori in ogni Comune capoluogo, tra il 1 marzo e il 13 aprile 2015, è stata “Le chiedo un giudizio complessivo sull’operato del Sindaco della sua città nell’arco del 2014-2015. Se domani ci fossero le elezioni comunali, lei voterebbe a favore o contro l’attuale Sindaco?”.
In tantissimi, a quanto sembra, hanno risposto con un “a favore”. Gli indecisi, stando ai dati resi noti, si aggirano attorno al 25%. Coloro che hanno risposto al questionario sono in media l’86% – un campione non esatto, dunque, ma neanche completamente inaffidabile.
Tornando al Governance Poll, la classifica stilata per il Sole 24 Ore, troviamo al secondo posto Antonio Decaro, sindaco di Bari, con il 64%, a -1,4 rispetto al giorno dell’elezione.
Risultato più che ottimo per il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, che con il suo 63%, oltre a classificarsi terzo, registra un +9,5 rispetto alle elezioni del 2014.
Quarto posto per Giuseppe Falcomatà, primo cittadino di Reggio Calabria, con un +1,1 che lo porta al 62%.
Scorrendo la classifica, o anche fermandosi alle prime quattro posizioni, si nota immediatamente che i sindaci con maggiori consensi in questo Governance Poll 2015 sono i neoeletti, coloro che hanno iniziato solo lo scorso anno.
Inevitabile domandarsi se la fiducia degli elettori sia figlia del buon lavoro o del poco tempo che questi sindaci hanno avuto per mostrare i dolori, oltre che le gioie, del proprio mandato.
Altro elemento interessante risiede nel dato che i primi cittadini delle grandi città latitano nelle alte posizioni: solo Piero Fassino, sindaco di Torino eletto nel 2011, riesce ad arrivare al settimo posto con il 60,5% dei consensi, registrando anche un +3,8.
Per il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, il Governance Poll denuncia una parabola in discesa: si classifica alla cinquantottesima posizione con il 52,5% dei consensi e un -12,9 rispetto alle elezioni del 2011.
Posizione poco auspicabile anche il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, eletto anch’egli nel 2011, che con il 51% arriva alla posizione sessantasette.
Si registrano cali anche per i primi cittadini a cinque stelle: Federico Pizzarotti di Parma è a -5,2, Federico Piccitto di Ragusa è a -14,4, entrambi si classificano quarantatreesimi con il 55% dei consensi. Troviamo invece Filippo Nogarin, sindaco di Livorno, alla posizione settantasei con il 50%, a -3,1 rispetto allo scorso anno.
Il Governance Poll 2015, oltre che una classifica, è un monito, un modo per sondare lo stato d’animo dell’elettore, che se da un lato mostra di avvicinarsi ai volti nuovi della politica italiana cittadina, dall’altro forse diffida sempre più dai volti consunti operanti a livello nazionale.
Rosa Ciglio