È di ieri la notizia che l’edizione 2019 delle Universiadi si terrà a Napoli. Da Bruxelles il comitato organizzatore dell’evento sportivo, che coinvolgerà studenti universitari da ogni parte del mondo,  ha rivelato l’assegnazione.

La candidatura di Napoli era stata annunciata nelle scorse settimane dal Presidente della Regione Vincenzo De Luca, che aveva contato da subito sull’appoggio del sindaco De Magistris e del governo nazionale: erano state infatti immediatamente intuite le opportunità di rilancio che sarebbero provenute dalla manifestazione. Le Universiadi non sono certamente in grado di attirare volumi di investimenti paragonabili a quelli di altre kermesse sportive, ma sicuramente consentiranno di finalizzare piani e progetti di ammodernamento di zone e patrimoni della città che attendevano da tempo una svolta. Sarà in effetti il caso dell’ex area NATO di Bagnoli, che, da quando è nelle mani della Fondazione Banco di Napoli, è in attesa di una destinazione definitiva che possa riqualificare e restituire alla cittadinanza la vasta superficie di svariati ettari non più in uso; sarà l’occasione per un leggero maquillage anche per lo stadio San Paolo, che beneficerà di ritocchi all’ormai fatiscente pista di atletica, riqualificando una struttura che, forse con qualche responsabilità del calcio, ha il proprio destino sempre in bilico tra mille incertezze.

Non c’è dubbio allora che le Universiadi rappresenteranno un volano potenziale per l’intera città: è questo il motivo che ha spinto, per una volta, le istituzioni centrali e locali a collaborare per il successo dell’aggiudicazione. L’impegno del Presidente del Consiglio Renzi, in primo luogo, si colloca nel solco delle nuove politiche avviate dal Governo per Napoli e la Campania, identificate soprattutto dal ruolo della controversa cabina di regia per Bagnoli e dal dialogo con Apple per l’allestimento della cittadella informatica prevista proprio nell’area ex NATO; il Presidente De Luca, dal canto suo, ha seguito personalmente l’iniziativa per l’assegnazione, in continuo contatto proprio con Renzi (secondo il Mattino, i due si sono sentiti praticamente ogni settimana), parlando ad annuncio avvenuto di “vittoria straordinaria per Napoli, la Campania e l’Italia”; il sindaco De Magistris, infine, è rimasto per ora sicuramente più defilato sul piano organizzativo, ma ha sicuramente colto l’occasione per ribadire che, se il progetto di Napoli per le Universiadi è stato considerato vincente, è sicuramente merito della sua Amministrazione, che ha dato “la prova che Napoli è tornata in testa per credibilità internazionale”. Per la verità, il consenso intorno alle Universiadi è stato trasversale: anche Lettieri, candidato sindaco per le destre, annuncia la propria soddisfazione per la decisione del comitato di Bruxelles.

I numeri potenziali della manifestazione impongono adesso una ancor più fruttifera collaborazione inter istituzionale: saranno oltre 15mila gli atleti da 170 Paesi previsti in città, 5mila le persone in arrivo per seguire gli eventi, svariate le strutture sportive (tra palestre, piscine e palazzetti) da ristrutturare e rendere funzionali. Si tratta del resto di patrimoni che, una volta terminati i Giochi, consentiranno la fruizione di nuovi spazi per la cittadinanza. I fondi necessari sono stati previsti nel progetto reputato vincente per l’assegnazione: ai già ben 150 i milioni in attesa di impiego per l’ex area NATO, si aggiungeranno altri 20 milioni provenienti dalla Regione, mentre per il citato intervento sul San Paolo il Comune era già pronto ad investire 25 milioni. Da parte loro, gli imprenditori, consapevoli del ritorno pubblicitario dei propri potenziali investimenti, hanno già dato la disponibilità per contribuire finanziariamente agli interventi necessari. Nel quadro istituzionale, invece, considerata la dimensione studentesca dei Giochi, è previsto anche un coinvolgimento dell’Università Federico II, il cui rettore Manfredi ha partecipato oggi alla conferenza stampa di presentazione della manifestazione.

Nelle parole dello stesso De Luca tutti “dovranno essere all’altezza della sfida” che impegnerà per i prossimi 3 anni a più livelli: sarà un primo banco di prova importante per la città che, come ha sottolineato il sindaco, si è candidata anche ad ospitare alcuni eventi nell’ambito di un’eventuale Olimpiade 2024 a Roma.

Ludovico Maremonti