Al Museo Archeologico Nazionale di Napoli si profilano nuove occasioni per tutti coloro che desiderano tessere un colloquio ravvicinato con le più belle manifestazioni della cultura antica e dell’arte contemporanea: continuano difatti gli “Incontri di Archeologia”, il ciclo semestrale di attività e di conferenze alle quali si potrà prendere parte gratuitamente.
L’iniziativa, promossa e riproposta con successo dallo stesso MANN, presenta ad ogni edizione – si è giunti ormai alla ventunesima– un programma sempre più prolifico di idee e di progetti volti ad attrarre i visitatori nell’eclettico universo dell’Archeologia, fatto di storie curiose e di relazioni ininterrotte con la realtà circostante e la complessa civiltà che la popola. L’intento è chiaramente quello di ripristinare il contatto con i canali meno trafficati della cultura che il più delle volte, rivelano però, scoperte inaudite ed impensabili. È tramite la conoscenza dell’antichità che si approda infatti, alle conquiste del presente e a quelle del futuro.
Il progetto “Gli incontri di Archeologia” inaugurerà il mese di febbraio con un’interessante conferenza che vede protagonista la bella Pompei: il giorno 4 si terrà il convegno “Restauri antichi e gusto antiquario nei pavimenti di Pompei. Nuovi tipi di pavimentazione dell’ultima fase della città” a cura di Maria Stella Pisapia. Seguirà la presentazione della “Guida alla Napoli interculturale” durante la quale interverrà il direttore del MANN, Paolo Giulierini, chiamato a dar risalto all’amalgama di tradizioni e culture differenti che investe i tre itinerari partenopei di cui si parlerà, ossia il Museo Archeologico di Napoli, il Centro Antico e l’Area di Piazza Mercato.
Tra gli altri eventi in vista, spicca sicuramente quello previsto per il 18 febbraio: sarà al centro dell’attenzione l’artista Evan De Vilde con il “suo” rosso, derivato direttamente dagli affreschi pompeani. De Vilde mostrerà poi le creazioni dell’affascinante “archeorealismo”, l’innovativa fusione di reperti antichi e spazi attuali, con la quale egli ricerca l’effetto della suggestione ottica ed emotiva.
Degna di nota è anche la visita tattile, riservata ai non vedenti, che avrà luogo il giorno 20 febbraio: il percorso, intitolato “Con un tocco di archeologia. La scrittura a Velia dalle epigrafi al Braille”, si svolgerà nel Parco di Velia, ad Ascea, e condurrà i partecipanti nel mondo della scrittura che si configura ancora oggi, come il più importante mezzo di comunicazione esistente. Sarà tra l’altro, possibile effettuare la lettura tattile di alcune iscrizioni romane e capire, mediante l’intervento di un archeologo, i significati politici e sociali sottesi ad esse e con i quali è stato possile ridisegnare il volto dell’antica città di Velia.
Dunque, sono davvero tanti gli appuntamenti in programma per “Gli incontri di Archeologia”: ognuno di essi svelerà un lato sconosciuto o forse soltanto dimenticato, del patrimonio archeologico da noi posseduto che, volenti o nolenti, ci pervade con i suoi racconti che sanno d’antico quanto di nuovo.
Anna Gilda Scafaro