Milano ospiterà il Festival dell’Oriente presso la FieraMilanoCity nei giorni 2-3-4 Febbraio 2018 dalle ore 11:00 alle 24:30.
L’intento, ad opera degli organizzatori, è quello di trasmettere la multiculturalità e l’etica orientale ai paesi occidentali rivelando usi, costumi, miti e tradizioni culturali all’insegna del divertimento.
Per tale evento sono state ricreate dodici aree tematiche che accoglieranno i visitatori permettendo loro di partecipare ai workshop e alle cerimonie tradizionali come la struggente cerimonia dell’Ikebana, il rigore estetico dello Shodo, l’ Iaido, la cerimonia del Tè, i canti tradizionali, la vestizione del Kimono, la mostra delle katane, delle armature, dei ventagli e dei tamburi da guerra Taiko.
Ci saranno spettacoli musicali, mostre fotografiche, circa 350 stand commerciali e tanta gastronomia tipica da gustare in ben venti ristoranti etnici ripercorrendo i sapori tipici del Sri Lanka, Tibet, Cina, India, Rajasthan, Giappone, Pakistan, Indonesia, Vietnam, Corea e Bali. A seguire, confrenze, concerti, danze e arti marziali. Ci sarà il Taiko, tipico concerto di tamburi giapponesi, la suggestiva danza dei leoni sui pali con due leoni che eseguiranno una coreografia sospesi sui pali a quasi due metri di altezza, la danza del cinema indiano Bollywood, la danza del drago, la danza classica kuchipudi e tanti altri intrattenimenti folkloristici.
In particolare dalle ore 11 fino alle 24 si potrà assistere gratuitamente alle conferenze riguardanti la medicina tradizionale, medicina alternativa, salute e benessere, yoga, massaggi, discipline bionaturali, terapie olistiche, spiritualità.
Il festival dell’Oriente porterà a Napoli la magia della festa Holi – festival dei colori – tipica festività antica della mitologia indù celebrata il giorno successivo alla prima notte di luna piena Dhulhendi nel mese di Phalgun o Phalguna. Si tratta di un vero e proprio carnevale dove si festeggia con canti, balli e polveri coloranti. Holi significa bruciare, non a caso le persone sono solite dipingere i loro volti trasformandoli in arcobaleni e durante le danze si lanciano reciprocamente manciate di polvere colorata per indicare la magia del colore che, bruciando sui loro volti, annienta il male.
Sabrina Mautone