Nei giorni 28 e 29 giugno, nel cortile 46 di Rione Villa a San Giovanni a Teduccio (NA), si è tenuto uno spettacolo liberamente tratto dalla sceneggiatura La Banda degli Onesti di Age e Scarpelli e dal testo teatrale omonimo di Mario Scarpetta: “Gli onesti della banda“.
Da questa ispirazione, come frutto, la produzione del Nest Napoli Est Teatro in collaborazione con Casa del Contemporaneo, diretta dalla regia di Giuseppe Miale di Mauro e resa dall’adattamento drammaturgico di Diego De Silva.
Gli attori Francesco Di Leva, Giuseppe Gaudino, Adriano Pantaleo, Andrea Vellotti, sono affiancati dai ragazzi del quartiere di San Giovanni, facenti parte del progetto di avvicinamento al teatro Giovani’ONest.
Un cortile abbracciato dalle palazzine di Rione Villa, le voci dei ragazzi che corrono e giocano per il quartiere, in pantaloncini, con un pallone e la stanchezza di fine giornata.
Gli spettatori de “Gli onesti della banda“ sono stati accolti a San Giovanni in questo modo, in un teatro nel teatro, in una realtà che si fa finzione e in un artificio che si compone di spontaneità con attori sul palco, seduti tra il pubblico, per strada, sui terrazzi delle loro abitazioni.
Tonino è un neo-laureato in filosofia, per guadagnarsi da vivere fa il portiere e trascorre il suo tempo a leggere e scrivere. Ha molti sogni nel cassetto, progetta l’edizione di un suo romanzo e una vita felice ed economicamente stabile con Angela, la sua dolce metà.
Ma l’intonaco del suo appartamento provoca dei problemi ai condomini e quindi l’amministratore , il ragioniere Casoria, gli dà un ultimatum: deve lasciare la casa, che sarà rivenduta a 70 mila euro.
Peppino è il proprietario di una tipografia che gestisce con sua sorella Giulia. Gli affari non vanno per nulla bene e, invece di reagire e rimboccarsi le maniche, trascorre il suo tempo sui social network oppure si dedica a faccende poco convenienti. Il denaro scarseggia e in più sulle sue spese grava la continua visita di Mimmuccio, ansioso di ritirare il pizzo.
«Il mondo non è fatto per le persone oneste» e i nostri protagonisti lo capiranno con l’esperienza e le continue delusioni.
Il buon cuore, l’animo gentile e i sani principi, tutti i valori veri passano in secondo piano quando il dio denaro ha il fiato sul tuo collo, quando non c’è via di scampo e la luce in fondo al tunnel si è d’un tratto affievolita.
In concomitanza con il ritorno di Michele, che è una guardia della finanza, fratello di Tonino e futuro sposo di Giulia, prende vita la banda dei falsari, impegnati nella produzione di banconote false.
Una serie di scene dal sapore agrodolce renderanno comici e folkloristici attimi estremi, attimi in cui due uomini devono scegliere se seguire o no una vita dignitosa. Possono restare così, schiavi di un subdolo sistema che come un atroce burattinaio tiene a sé fin troppe persone, manipolandole con i suoi fili; oppure possono ricercare la libertà, liberandosi da ogni crimine.
Alessia Sicuro