Che cosa piace  davvero vedere in televisione agli italiani?

La risposta non è poi così scontata. Nonostante la costante presenza sui nostri teleschermi di reality, film, fiction, talk politici, il pubblico predilige, soprattutto quando si parla di servizio pubblico, la cultura.

Insomma la Rai Colta batte la televisione trash e politica.

E così assistiamo ad una velocissima ascesa di programmi come Passaggio a Nord ovest, Ulisse, Super Quark, Che tempo che fa, e una discesa invece di prodotti più commerciali e di basso spessore culturale. Una recente indagine ha rilevato proprio questo, il pubblico vuole vedere qualcosa di concreto in televisione. Vuole informarsi. Vuole sognare, vuole viaggiare stando comodamente seduto in poltrona.

E questo accade per esempio e soprattutto con Geo&Geo , condotto da Sveva Sagramola, il contenitore storico di Rai Tre che permette di conoscere e scoprire tutto ciò che sta al di fuori della propria porta di casa. Alberto Angela invece sembra correre solo sulla vetta dell’indice di gradimento con i suoi viaggi all’interno del passato per scoprire ed approfondire. Insomma una televisione stranamente diversa da quella che il nostro immaginario collettivo ha in mente. Una televisione fatta di buoni prodotti.

Perché il buon vecchio tubo catodico non deve sono fare ridere, o farci assistere a scontri politici con urla e alzate di testa. No, dovrebbe anche darci qualcosa in più. Dovrebbe farci prendere il telecomando, la sera, prima di andare a dormire, per spegnere, con la consapevolezza che le ore che ci si è speso davanti non sono state buttate. Prendiamo per esempio Fabio Fazio e il suo Che fuori tempo che fa del sabato e Che tempo che fa della domenica. Due dei programmi di punta di Rai Tre, che toccano anche il 12% di share in una fascia di preserale. Ebbene, che cosa propone Fazio in queste quattro ore circa sommate nel weekend?

Una televisione pacata, non urlata costituita da interviste semplici dove nessuno prevarica nessuno. Un programma “pensante”, dove si ride certamente, ma dove non c’è cattivo gusto. Qualcuno, forse semplicemente per invidia, ha definito il “salotto” di Fabio Fazio radical chic, come se essere educati e acculturati possa ora divenire una colpa. Fortunatamente però il pubblico non la pensa così, anzi. Ha da sempre premiato e continua a premiare questo tipo di televisione che, almeno nei canali Rai, sta smettendo di essere una mosca bianca.

Se utilizzata bene, la Tv può formare le persone. Può renderle più attente a ciò che le circonda.

In sintesi, può essere e fare davvero servizio pubblico.

Enrica Leone

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