Stando al nuovo piano nazionale per gli aeroporti, viene ridefinita la funzionalità dello scalo milanese di Linate. Qualche timida protesta da Malpensa, ma il progetto “non sarà a tempo”, ed è previsto rimanere definitivo modificando le vecchie disposizioni del decreto Bersani.
Prende dunque il via il piano del ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, già rinominato “decreto Linate”: vi si prevede una rimodulazione del traffico aeroportuale fra i due scali milanesi di Linate e di Malpensa, con il primo incentrato sul traffico locale ed europeo, ammettendo sbarchi provenienti anche da città europee non capitali, ed il secondo inquadrato in un’ottica più internazionale. Le previsioni, stando al ministro, parlano di un traffico complessivo di 7,5 milioni di passeggeri nel 2015, di cui 1 milione a Malpensa e gli altri 6,5 a Linate.
La soluzione, integrata in un contesto di ripensamento complessivo dei bacini di traffico (sono 11 gli aeroporti individuati nel Paese), non si limiterà ad essere una spinta per la durata dell’Expo, previsto nella città ambrogiana dal maggio all’ottobre 2015, e pertanto rimarrà definitivo. Allo studio, adesso, le ripercussioni del piano in un tavolo tecnico fra il Ministero delle Infrastrutture, il Comune di Milano, la Regione Lombardia e la Sea. Qualche perplessità sul ridimensionamento del ruolo di Malpensa, per cui già nel 2015 sono previsti 200 mila passeggeri in meno da Alitalia: all’Enac, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, spetterà il compito di effettuare un monitoraggio mensile sui dati.
Oltre al nuovo Piano nazionale degli aeroporti, in vigore nuove regole per il mercato dei voli low-cost, per ridisegnare e razionalizzare contributi ed incentivi offerti dagli scali aeroportuali.
Il decreto “non significa una liberalizzazione dello scalo”, ha dichiarato il ministro Lupi, affrettandosi a rassicurare sul ruolo strategico ricoperto da Malpensa. Prova a tendere una mano il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, secondo cui l’obiettivo di fondo era e resta “lo sviluppo congiunto ed equilibrato sia di Linate che di Malpensa”.
Emanuele Tanzilli