L’automobile simbolo del novecento italiano sbarca in America e spegne i motori in uno dei musei più acclamati al mondo. La Fiat Nuova 500 compie 60 anni ed entra per merito nelle sale del MoMA. Il museo di Arte Contemporanea di New York ha dunque deciso di fare del gioiellino made in Italy un tappa imperdibile nel percorso progettato come permanente.
L’automobile, divenuta con il tempo metafora di una motorizzazione di massa e icona di stile, è stata giustamente promossa ad opera d’arte. Il modello acquisito è uno dei più conosciuti e amati: la 500 serie F risalente al periodo di produzione che va dal 1965 al 1972.
La piccola grande vettura muove i primi passi nell’Italia del 1936: l’obiettivo della Fiat era creare un modello che raggiungesse un numero di clienti quanto più grande possibile. Surclassata la Balilla, l’obiettivo venne trionfalmente raggiunto con la 500 Topolino. Era il risultato perfetto di una pensata strategia della Casa torinese, che puntava a distribuire un’utilitaria adeguata all’esigenze economiche di un mercato del dopoguerra.
A seguire, vincente fu il progetto della 110 di Dante Giocosa definita un vero e proprio capolavoro della tecnica automobilistica. L’effettiva Fiat Nuova 500 venne progettata in base ai prototipi approvati durante la celebre riunione a Stupinigi nell’ottobre del 1955, durante la quale però non furono celate alcune perplessità a riguardo. Difatti nell’estate del 1957 fu messa sul mercato ma a distanza di pochi mesi vennero presentate ben due nuove versioni: la Normale e la Economica, con l’aggiunta delle sedute posteriori.
Tale è la configurazione che ancora oggi accompagna e contraddistingue l’amabile veicolo, nonostante i numerosi modelli successivi che non hanno mai annebbiato né smussato l’intramontabile muso arrotondato.
«Nasce da un grande sogno di mobilità e di libertà per tutti» ricorda orgogliosamente Olivier François, responsabile del brand Fiat e, in quanto tale, è giusto celebrare e ricordare i primi 60 anni di una lunga serie.
Le onorificenze partono in piccola scala per raggiungere grandi traguardi: si comincia da un francobollo commemorativo a sfondo blu e dal valore di 0,95 euro. Stampato in un milione di copie, è ormai in vendita e rielabora, sovrapposti uno sull’altro, i profili delle 500 del 1957 e del 2007.
Last but not least, il MoMA apprezza e ricorda questo grande traguardo, lungo una vita, dell’industria nostrana.
Pamela Valerio