Alla Reggia di Caserta si dà il via alle aperture serali straordinarie con biglietto d’ingresso a solo 1 euro. Tale iniziativa, supportata dal comune e dalla municipalità, valorizza il patrimonio culturale del casertano permettendo alla cittadinanza di visitare gli appartamenti storici del palazzo e gli esterni della reggia ad un prezzo accessibile a tutti, dalle ore 19:30 alle 22:30.
Le aperture disponibili per il mese di Agosto e Settembre saranno effettuate nei seguenti giorni: venerdì 4 Agosto, sabato 2, 9, 16, 17 Settembre ed infine venerdì 22 Settembre con l’incontro di chiusura.
Un’iniziativa atta alla sensibilizzazione del patrimonio storico racchiuso in tale palazzo reale. La cittadinanza avrà accesso a gran parte delle camere abitate dalla famiglia Borbone di Napoli e ricordiamo, solo per un breve periodo di tempo, dai Murat.
Nel 2016, con un totale di 683.070 visitatori, è stata definita il dodicesimo sito museale statale italiano più visitato e tutt’oggi accoglie quotidianamente centinaia di turisti.
La Reggia di Caserta rappresenta una delle ultime costruzioni in stile barocco terminata attorno all’anno 1845 con la presenza di ben 1.200 stanze e 1.742 finestre. Tale struttura fu espressamente richiesta dal sovrano Carlo di Borbone, Re di Napoli, con l’intento di dar vita ad una sede di rappresentanza della capitale di Napoli. Egli decise di sfruttare le bellezze dell’entroterra casertana poichè Caserta risultava essere un territorio molto più tranquillo e sicuro rispetto alla Napoli dinamica ottocentesca, spesso vittima di attacchi maritmici ed invasioni. La reggia doveva essere tanto bella e maestosa quanto quella di Versailles, l’antica dimora nata per volere del sovrano Luigi XIV situata a Versailles, nel dipartimento delle Yvelines, a 20 chilometri da Parigi.
Grazie alle guide turistiche presenti in tale struttura sarà possibile ricostruire la storia e gli avvenimenti bellici di tutto il periodo, settecentesco ed ottocentesco, legati ad entrambi di territori. Un’occasione davvero unica per accrescere la propria cultura e far tesoro della storia delle proprie origini.
Sabrina Mautone