E’ uscito proprio oggi il quarantottesimo rapporto Censis che non può che confermare ciò che tutti noi sentiamo nell’aria e vediamo nelle strade: le famiglie spendono in contanti (41%) tenendo tutto ciò che possono nelle banche, disoccupazione ai massimi storici (8 milioni di persone), l’aumento della solitudine, e la mancata attenzione della politica circa i problemi del ceto medio. L’istituto Censis traduce tutto ciò in poche semplici parole: ”Una società satura dal capitale inagito”. Tuttavia il rapporto è diviso in sette argomenti principali, anche definiti “giare” che sono: i poteri sovranazionali, Europa in testa, la politica, le istituzioni, le minoranze “vitali”, la gente del quotidiano, il sommerso e i media che andiamo insieme ad analizzare:

Politica e Istituzioni: La politica e le istituzioni, secondo Censis, parlano di decisioni da prendere e cose da fare, ma effettivamente l’istituto ha contato 86 decreti approvati dal Consiglio dei ministri dal 2011, 72 convertiti in legge e tre in via di conversione, senza che la collettività si accorga di effettivi cambiamenti.

Minoranze “vitali”: Sono le imprese medio-piccole (agroalimentare, manufatturiero, digitale…) che penserebbero maggiormente all’esportazione e all’internazionalizzazione invece che collaborare; infatti il Censis scrive: ”con una durezza della competizione che alimenta il loro gene egoista, riducendo le relazioni verso l’esterno”

Acquisti e Profitti: Sul fronte industriale, è stata registrato un calo stupefacente degli investimenti dal 2008 ad oggi con relativo riflesso sul Pil che è arrivato al 17,8%. Qualche esempio: gli acquisti di mezzi di trasporto in calo del 26,1%, come le costruzioni il cui investimento è calato del 26,9%. Come se non bastasse anche gli acquisti esteri sono calati dal 2007 del 60%. Tuttavia, fortunamente sul rapporto si legge anche che a questa flessione degli acquisti ”non ha corrisposto un analogo peggioramento dei conti delle imprese che ce l’hanno fatta”.

Gente del quotidiano: Sono tutte quelle famiglie incerte che, per sicurezza, risparmiano. Inoltre, il rapporto del Censis dice che tra le persone la paura e la poca fiducia negli altri è aumentata in maniera vertiginosa (80%); sono aumentate le diseguaglianze sociali, e in media ogni italiano sta quotidianamente da solo per 5 ore e 10 minuti: un altro dato che dimostra come si sia indebolita la rete sociale che fino a qualche anno fa ci proteggeva in una maniera di cui noi solo adesso ci accorgiamo.

Il sommerso: Purtroppo anche il cosiddetto lavoro in nero aumenta, dato l’aumento della necessità di liquidi e quindi di lavorare. Censis scrive così: ”la recrudescenza della propensione di tutti a nascondersi, proteggersi e sommergersi”

La diminuzione del Capitale Umano: Conseguenza delle cause sopradescritte, è il calo drastico della necessità e richiesta del capitale umano. Su questo, i dati colpiscono più di mille parole: 3 milioni di disoccupati, 1,8 milioni di inattivi e altri 3 milioni di persone che sarebbero disponibili a lavorare ma hanno deposto le armi e non cercano più. Sul mercato del lavoro, il Censis scrive: ”… serra le porte alle nuove leve e le spalanca ai lavoratori più anziani”

Federico Rossi

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