L’Italia ieri ha gridato No e l’ha gridato forte e chiaro (il No è stato il “vincitore” di questo referendum con il 59,11% dei voti), ma mai quanto lo hanno fatto a Napoli, dove a farsi sentire in questo senso è stato il 68,28% dei napoletani, 2.74.262 di persone.
L’esito delle votazioni di ieri, conclusesi alle 23, era chiaro già poco dopo la mezzanotte e, infatti, intorno alle 00.25 Matteo Renzi stava annunciando le sue dimissioni.
Intorno a quell’orario anche il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha commentato quanto stava succedendo, scrivendo sulla sua pagina Facebook:
“Da Napoli già liberata: la Costituzione è salva. Grande vittoria della democrazia. Renzi, lo stalker autoritario, è stato respinto. Ora, senza sosta, lotta popolare per liberare Italia e per sovranità al popolo. Lavoreremo e agiremo, con i movimenti popolari, per attuare fino in fondo la più bella Costituzione nata dalla resistenza al nazi-fascismo. Nessun politicante di turno, vecchio e nuovo, si permetta di mettere il cappello sulla vittoria. Il vincitore è solo uno: il Popolo ! W il POPOLO ! W la libertà ! W la Rivoluzione !”.
Uno sfogo, quello del sindaco, fatto di soddisfazione. Luigi de Magistris stanotte ha voluto esultare e l’ha fatto riprendendo in due righe quelli che erano stati i punti su cui aveva battuto nel periodo pre-referendum, nella sua battaglia per il No: il potere popolare e la poca credibilità del presidente del consiglio.
Il 28 novembre, infatti, de Magistris scriveva:
“Ma non basta votare NO. Dobbiamo, in applicazione dell’art. 3, secondo comma, della Costituzione, rimuovere gli ostacoli che si frappongono all’uguaglianza e alla giustizia. L’ostacolo è il blocco tra capitale/finanza/politica/corruzioni/mafie. Dobbiamo costruire nei territori l’alternativa sociale, culturale, economica e politica. Un’alternativa popolare al potere costituito fondato sull’abuso legalizzato e sulla violazione dei diritti costituzionali”.
Il 24, invece, proponeva un’analisi satirica degli ultimi giorni della propaganda renziana:
“Renzi in questi giorni appare sempre più concreto, credibile, affidabile, onesto e serio: se vince il SI gli ammalati guariranno, i poveri diventeranno ricchi, gli infelici saranno felici, le pietre diventeranno diamanti, i soldi si moltiplicheranno. L’Italia diventerà il paradiso terrestre“.
Insomma, per il sindaco di Napoli, oggi si festeggia ma da domani si torna a lavorare sul territorio e a fare sul serio. Una battaglia è vinta, ora tocca alla guerra.
Desire Rosaria Nacarlo