E’ stato licenziato per aver risposto alla frase “razzista di un capo”. Siamo alla Fincantieri di Sestri Ponente a Genova, lo riporta il sito Genova24. Secondo quanto ha spiegato la Fiom genovese, l’uomo, campano, dopo aver terminato il turno sarebbe stato apostrofato dal capo di un altro reparto con un: “Ehi Napoli, bella la vita vero?”. L’operaio, padre di famiglia quarantenne e dipendente della Fincantieri da oltre 15 anni avrebbe risposto al superiore, ma a distanza di qualche giorno gli è stato annunciato il provvedimento di licenziamento.
La Fiom ha immediatamente proclamato un’ora di sciopero a fine turno, annunciando la tutela legale del lavoratore e ulteriori mobilitazioni, il sindacato parla di “un fatto inaudito e senza precedenti”, in un comunicato ha scritto che l’azienda “o è impazzita o vuole essere la prima della classe nella libertà di licenziamento anticipando il Jobs Act“.
L’accaduto ha mobilitato i lavoratori, sconvolti dal trattamento riservato al loro collega, il quale alle provocazioni subite dal proprio capo avrebbe prima risposto a tono e, poi, concluso con un “vaffa”, ma senza che ci fosse un contatto fisico. “La contestazione è stata avanzata ed è partita la normale procedura di composizione, ma stamani è arrivata la lettera di licenziamento in tronco – spiega Giulio Troccoli, Fiom – abbiamo subito proclamato un’ora di sciopero a fine turno, ma adesso attendiamo di sentire il nostro legale. Di sicuro, una cosa del genere non è mai accaduta”.
L’azienda, invece, ha confermato che il diverbio è accaduto all’uscita, ma ha dichiarato che l’operaio sarebbe arrivato alla timbratice pochi minuti prima delle 2.30, ora di conclusione del turno. Ha poi aggiunto che “non corrisponde assolutamente al vero la ricostruzione dei fatti. L’operaio licenziato ha aggredito verbalmente e con estrema violenza, tentando anche di farlo fisicamente, un suo collega che gli aveva fatto presente quali fossero le regole comuni da rispettare sul luogo di lavoro”.
In ogni caso la Fiom è sul piede di guerra, ha già annunciato una battaglia legale, ma il fatto accaduto sarebbe “un ulteriore segnale di ciò che accadrà con il Job Act. Le aziende potranno licenziare chi vogliono e poi, nel caso un giudice stabilisse che hanno torno, si limiteranno a pagare, ma i lavoratori non riavranno il loro posto”. Il comunicato del sindacato poi conclude: “Se la Fincantieri pensa di anticipare il jobs act si sbaglia di grosso. Faremo di questo bruttissimo episodio un caso cittadino e nazionale. E non escludiamo di portare in piazza tutti i metalmeccanici genovesi”
Luca Mullanu