Si tratta di Giovanna Tedde, Assessore alla Cultura e alle Politiche Giovanili del comune di Bonorva, piccolo comune sardo in provincia di Sassari che conta circa 4.000 abitanti.
Il suo post su Facebook ha scatenato un grosso polverone e ha destato preoccupazione e disagio tra gli utenti del famoso social network, tanto da finire su pagine che condannano il razzismo come questa. Giovanna Tedde, eletta nella lista civica Progetto per Bonorva, dopo la strage di Parigi ha ben pensato di prendersela con tutte le persone di religione musulmana: “Voglio che questo post sia chiaro”, ha scritto, “non accetto richieste d’amicizia da parte di musulmani. Per quanto mi riguarda” ha aggiunto “potete morire ammazzati tutti” ha arringato aggiungendo “compresi i bambini”.
Il post è degenerato, l’Assessore ha continuato scrivendo: “Siete feccia (i musulmani, ndr)“, spiega, “venite a farci la guerra a casa?”, un riferimento, forse, alla rivendicazione dell’azione di Parigi da parte dell’Isis e di Al-Qaeda, ma ha poi aggiunto: “Spero solo che il mondo vi elimini come Hitler, per errore, ha sterminato i poveri ebrei”. Il clou arriva ora: “Voi avreste dovuto subire l’olocausto”. Il democratico Assessore ha pure esortato a non commentare il suo status: “E gradirei anche che nessuno commentasse”. Una strana esortazione per una pubblicazione su Facebook, un luogo virtuale connesso con miliardi di persone in tutto il mondo.
La polemica, scattata poco dopo, ha indignato il web, tanto da portare l’Assessore alle scuse pubbliche: “Con questo post intendo porgere le mie scuse a tutti e al popolo islamico in particolare” dice Giovanna Tedde, “non intendevo offendere un popolo che subisce come noi il terrorismo”. In una lettera indirizzata al Sindaco si è poi scusata per “la situazione di disagio creata da me con la pubblicazione di un post su facebook che intendo pubblicamente ritrattare”. L’Assessore ha poi annunciato le proprie dimissioni e, il sindaco, ha dichiarato: “Le dimissioni di Giovanna – dice Giammario Senes – sono un atto di sensibilità istituzionale, così come sono importanti le sue scuse pubbliche”. Il Sindaco chiosa: “Noi crediamo nei principi della tolleranza e siamo contro ogni forma di violenza e di razzismo”.
Luca Mullanu