Si è conclusa da poco la prima conferenza stampa della settimana che apre il festival di Sanremo 2015.
“Sono stati giorni bellissimi, di grande serenità e non succede spesso”.
Ha esordito così Giancarlo Leone. Un inizio di Festival senza “perturbazioni”, niente polemiche o problemi politici come negli anni passati, basta ricordare il 2012 e le critiche a Celentano, poi l’arrivo di Crozza nel 2013 con le contestazioni in diretta ed in fine la marcia di Grillo all’Ariston nel 2014 con le relative conseguenze, per non parlare degli operai che hanno minacciato di buttarsi dalla galleria. Tutte cose che sono mancate in questo pre Sanremo 2015 e che sicuramente hanno e stanno giovando al festival, almeno in termini di tranquillità per gli addetti ai lavori.
Poche parole da parte delle tre “vallette”: Arisa si ripromette che sarà se stessa e che non farà nulla che non sia in grado di portare a termine, vuole solo contribuire a dare alla gente ciò che vuole: un festival popolare. Emma invece elogia Conti, ringrazia per la fiducia ed augura a tutti buon lavoro. La più emozionata e commossa invece pare proprio Rocio che si dice entusiasta, felice e pronta a dare tutta se stessa per un festival al quale tutti hanno lavorato moltissimo.
Carlo Conti inizia scherzando:
“Vi auguro di passare questa settimana piacevole e divertente lavorando al massimo e con tante soddisfazioni. Il clima è dei migliori, la mi abbronzatura potrà riprendersi un po’! Io e questi tre fiori che ho al mio fianco siamo in un clima meraviglioso” continua poi raccontando quello che vedremo in queste cinque serate: “Venti canzoni belle, una più dell’altra. Una bella scenografia molto tecnologica di Riccardo Bocchino, la regia di Maurizio Pagnussat e le luci di Marco Lucarelli”
Virata poi sulle tre vallette di Sanremo 2015: “I miei tre fiori, Emma Arisa e Rocio che ho voluto al mio fianco come un altro segno di importanza alla musica, le ultime due donne che hanno vinto il Festival. Sono donne giovani, forti e di grande temperamento non solo con la loro straordinaria voce. […] Rocio l’ho scoperta in uno spot. In lei ho visto la parte glamour, quella più affascinante del festival”.
E poi l’elenco degli ospiti che sono davvero tanti: da Ferro ad Albano e Romina, passando per Nibali e Conte, Gianna Nannini, Antonacci, Allevi e i tanti ospiti internazionali. Molti anche gli omaggi che verranno fatti nel corso della kermesse ai grandi che ci hanno lasciato di recente, come Faletti, Mango e Daniele. E poi i comici, punta di diamante in ogni spettacolo di Carlo Conti che si è definito spalla perfetta. Vedremo così salire sul palco Siani, Panariello, Luca e Paolo.
Niente Fiorello e Pieraccioni, impegnati su altri fronti.
Tema bollente poi, come di consuetudine, gli ascolti a cui Conti confessa di non pensare, almeno per ora, sostenendo che il suo primo pensiero è dare al pubblico buona musica. Mentre Leone fa una serie di chiarificazioni, toccando anche il tasto Fabio Fazio che anche se in panchina, fa sentire la sua presenza:
“Non c’è dubbio che ogni anno è calato l’ascolto, ma non per la qualità o la percezione del festival, ma è calato perché in questi tre anni è cambiato il mondo televisivo. Dal 2012 le altre televisioni sono cresciute del 10%. Questo è andato a scapito della tv generalista, compresa Rai Uno. Il bacino potenziale d’ascolto del festival è decisamente cambiato. Io sarei felice, essendo la media di rete del 19%, di doppiare questo risultato e quindi di raggiungere il risultato che fu di Fabio Fazio l’anno scorso e che molti di voi hanno decretato, quello di Fabio, un insuccesso rispetto all’anno precedente. Dal nostro punto di vista non lo era, anzi ne approfitto per ringraziare Fabio che oggi in un messaggio mi ha detto ‘un abbraccio a voi tutti e un grande e sincero in bocca al lupo. Divertitevi.’ Quindi il mio obiettivo è doppiare l’ascolto medio di Rete. Dopo di che credo che sia d’obbligo analizzare questo punto alla fine delle cinque serate”.
Ciò che emerge da questa conferenza stampa è la carica e l’adrenalina di tutto il gruppo di lavoro. Da domani vedremo i risultati di questo entusiasmo.
Enrica Leone