L’aumento del numero di cinghiali in Italia rappresenta una complessa questione da affrontare urgentemente e con soluzioni che possano finalmente dirsi efficaci. Esistono delle recinzioni elettrificate, dotate di fili per recinto elettrico e isolatori per recinto, che tengono alla larga questi animali. L’incremento incontrollato degli esemplari di Sus scrofa Linnaeus è certamente un disagio che negli ultimi tempi sta creando non pochi problemi a chi vive in città, ma anche e soprattutto a chi risiede e lavora in campagna, in particolare gli agricoltori.
Cinghiali in città e : perché e i pericoli per l’uomo
Dagli anni cinquanta del ventesimo secolo l’avvento dell’economia industriale e il progressivo abbandono delle terre e dei boschi montani da parte dell’uomo hanno donato più spazio e cibo ai cinghiali. L’allontanamento dell’essere umano dalle campagne ha permesso alle aree verdi naturali di espandersi fino ad arrivare ai confini dei centri urbani. È così che i cinghiali hanno cominciato ad affacciarsi nelle città. Il progressivo e sempre più frequente contatto con l’uomo ha fatto si che questi animali si abituassero presto al contesto cittadino, privo di pericoli, data l’assenza di predatori naturali, e ricco di opportunità alimentari, vista anche la malsana abitudine dei cittadini di fornire cibo ai cinghiali. Anche se non attaccano per natura, gli esemplari di Sus scrofa Linnaeus sono animali dotati di enorme forza fisica e possono rappresentare quindi un grosso pericolo sia per l’essere umano che per gli animali domestici. Oltre a possibili attacchi ai cittadini, i cinghiali in città rappresentano senz’altro un pericolo stradale: solo nel 2021 sono stati 23 gli incidenti stradali gravi provocati da questi animali.
Distruzione dei raccolti e peste suina
Non solo le città. Anche gli agricoltori sono sempre più vittime dell’esponenziale aumento del numero di cinghiali. Nel 2021 la presenza di questi animali nelle campagne ha causato danni per oltre 20 milioni di euro. Oltre alla distruzione dei raccolti, i cinghiali possono essere veicoli della peste suina africana (PSA), una malattia molto contagiosa e altamente letale per i suini, non trasmissibile all’uomo, ma che può causare enormi danni economici alle attività umane. Nel 2022 sono stati registrati casi di PSA in Piemonte, Lazio e Liguria. Per questi motivi occorre applicare soluzioni valide affinché gli agricoltori e gli allevatori possano svolgere le proprie attività in maniera sicura.
Recinti elettrificati: un’efficace soluzione
Per salvaguardare gli allevamenti di animali dalla peste suina africana esistono soluzioni di prevenzione che si stanno rivelando davvero efficaci. L’esperienza di due agricoltori operanti nella riserva regionale e oasi WWF di Calanchi di Atri dimostra che i recinti elettrificati possono difendere validamente le colture e il bestiame. A contatto con i fili per recinto elettrico, i cinghiali ricevono una piccola scossa che li respinge in maniera non violenta. Fili di ottima fattura posseggono un’ottima conducibilità e sono molto difficili da spezzare, oltre ad essere resistenti ai raggi UV. Ne esistono di vari tipi, diversi a seconda del tipo di bestiame che si intende difendere. Il buon funzionamento di questi strumenti dipende anche dalla scelta di un buon isolatore per recinto, capace di distanziare i fili in maniera corretta ed evitare che la corrente che alimenta i fili possa scaricare a terra.
I recinti elettrificati rappresentano quindi la soluzione ideale per tutti quegli agricoltori e allevatori di bestiame che intendono difendere i propri prodotti e animali dall’attacco degli animali selvatici come i cinghiali.