Napoli si prepara alle elezioni del 5 Giugno. Nella coalizione a sostegno di Luigi De Magistris, alla presidenza della III municipalità di Napoli Stella S. Carlo all’Arena concorre come candidato Ivo Poggiani.
Ivo Poggiani, da sempre attivo militante del cento sociale “Insurgencia”, da sempre vicino a Luigi De Magistris, gli abbiamo chiesto circa il suo impegno politico sul territorio partenopeo.
<< Sono Attivista del centro sociale “Insurgencia”, mi occupo da 10 anni a questa parte dei problemi che riguardano le camorre. Inizio come attivista ambientale, occupandomi di tutti i problemi riguardanti le ecomafie, imprenditoria, malaffare, malapolitica, lo scarico dei rifiuti – continua Ivo Poggiani – Ho fatto parte di una delle più grandi rivolte avvenute a Napoli contro le camorre attraverso il movimento “Un popolo in cammino” che ha coinvolto parroci, associazioni, sindacati, centri sociali, che insieme tutti quanti sono scesi in piazza portando migliaia di persone a manifestare per strada perché questa situazione è insostenibile. Qualcuno mi definisce come un’estremista dei centri sociali, soprattutto dal mondo del Pd. Io penso che loro hanno un problema interno, problemi che riguardano gli iscritti al loro partito, in quanto i loro segretari regionali vengono spesso arrestati e indagati per concussione con il clan dei Casalesi o con altri clan – conclude – Come dice Luigi De Magistris “Qui abbiamo le mani pulite”. Ci misuriamo su questi temi con la schiena dritta e con onestà, distrazioni o distrattori della campagna elettorale non ci interessano. Andiamo avanti per la nostra strada, il nostro lavoro è sempre stato questo, lo riporteremo anche all’interno della municipalità >>.
Qual è il programma politico che presenti in quando candidato alla presidenza della III Municipalità?
<< La vera rivoluzione sulle municipalità è l’ordinario – dice Ivo Poggiani – Le municipalità non possono essere un “sette e trentometro”, dobbiamo provare a dare dignità. Dobbiamo dare dignità sia a queste istituzioni, sia a tutti gli enti locali, così come al comune di Napoli e ai comuni dove la crisi è maggiore, dove si avverte anche una crisi sulle municipalità. Sostanzialmente urge intervenire su due punti: Il primo è dare capacità giuridica alle municipalità. Oggi le municipalità non hanno capacità giuridica. Dare capacità giuridica agli enti territoriali, significa permettere alla municipalità di accedere ai fondi europei, a fondi statali, a fondi regionali, senza passare per il comune di Napoli, snellendo le procedure burocratiche. Ciò consente anche di essere più vicini ai cittadini, ossia ad esempio su alcuni temi che riguardano il bilancio municipale, provare a rendere i bilanci partecipati. Secondo punto quindi, rendere i cittadini partecipi alla vita politica attraverso assemblee popolari che devono essere riconosciute dalla municipalità in quanto le consulte in questi ultimi anni non hanno mai funzionato bene – Continua ancora – Dobbiamo provare a dividere la III municipalità, formata dalle 3 zone (i ponti rossi, la sanità e la zona alta), cioè istituire tre assemblee popolari dove i cittadini posso prendere parola e soprattutto possono anche indirizzare la spesa del consiglio municipale nei bilanci dei propri consigli. Noi appoggiamo la proposta di “Napoli città autonoma”, che in qualche modo l’idea di autonomia può essere anche ripresa sulle municipalità – conclude Ivo Poggiani – La proposta è semplice, non abbiamo bisogno di trasferimenti statali, dateci la possibilità di essere possessori delle tasse dei cittadini napoletani che pagano, in questo modo potremmo dimostrare che, a differenza di quello che pensano i partiti e i politici del nord, in realtà noi possiamo essere autonomi solamente con le tasse che pagano i cittadini. Forma di autonomia, cioè indipendenza anche rispetto a quelli che sono i meccanismi partitici centrali >>.
Domenica 15 Maggio avverrà il primo incontro di coalizione in Piazza Sanità, luogo dell’omicidio del diciassettenne Gennaro Cesarano. Non a caso è stata scelta questa come sede della presentazione, occasione per mostrare vicinanza alla sofferenza dei cittadini.
Simona Pietropaolo