Le primarie si faranno e questo è un dato di fatto per il Partito Democratico campano. Attualmente i due big in campo sono il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca e l’europarlamentare appartenente alla corrente bassoliniana, Andrea Cozzolino: hanno formalizzato le proprie candidature e il 14 dicembre si conoscerà il candidato che il Pd mette sul piatto.
Alleati ancora da ufficializzare, perché la terra trema nel centrosinistra campano, il quale è impegnato in un tavolo che non ha dato i frutti sperati. Infatti, dopo le voci ricorrenti della possibile infiltrazione dell’alleato di governo del NCD di Alfano, la sinistra composta da SEL, PRC, Verdi, IDV, PdCI ha deciso di costruire un percorso parallelo, alternativo e non compatibile con la proposta politica del centrodestra che, attualmente, è in maggioranza con Caldoro. In questo momento, quindi, la possibile convergenza dello schieramento di sinistra in un’alleanza con il Partito Democratico pare essere, ormai, poco probabile.
Ma le voci di un ipotetico spostamento a destra del Pd si sono concretizzate, le cose potrebbero essere ufficiali, a spiegarlo sono proprio gli esponenti regionali del Partito, i quali, condizionati dalla presenza di Lorenzo Guerini, renziano di ferro, avrebbero aperto una trattiva con la De Girolamo, Quagliariello e Beatrice Lorenzin per costruire la nuova alleanza non solo in Campania, ma su tutto il territorio nazionale. L’incontro c’è stato, a Roma, in Parlamento.
Ma la partita coinvolge anche Caldoro, il quale sarebbe molto preoccupato per la possibile alleanza tra NCD e PD, perché potrebbe perdere un valido alleato in Campania. Lo stesso ne avrebbe discusso con Silvio Berlusconi, che alle regionali 2015 ha posto un veto in tutta Italia per un’alleanza con gli alfaniani. Ma le cose vanno avanti: l’alleanza è quasi cosa fatta, Renzi, del resto, sarebbe ben felice di una convergenza con i moderati del partito di Alfano, con cui sceglierebbe anche un candidato governatore condiviso, sbarazzandosi in un sol colpo dei due sfidanti delle primarie che proprio non gli vanno giù: Cozzolino e De Luca.
In ogni caso, è proprio il Partito Democratico a confermare la tesi, attraverso le parole di Assunta Tartaglione, segretaria regionale del PD, la quale afferma che è aperto il tavolo con la sinistra: “abbiamo incontrato i partiti della sinistra che avevano fatto un documento per la Campania”, ma testimonia la tesi dell’alleanza: “stiamo avendo un’interlocuzione anche con il Nuovo Centrodestra, all’interno del quale è forte il dibattito visto che loro stessi stanno elaborando le modalità per trovare le convergere programmatiche col Partito Democratico in vista dell’appuntamento regionale non solo campano ma delle altre regioni che andranno al voto a marzo”.
Ma le nuove dinamiche interne avrebbero fatto vittime: dopo le dimissioni clamorose del segretario dei Giovani Democratici di Napoli, Marco Sarracino, ora, ancora più forti, sarebbero le dimissioni dalla segreteria giunte da Michele Grimaldi, giovane esponente del PD il quale annuncia: “Apprendo che il segretario regionale del PD Campania, Assunta Tartaglione, sta avviando un’interlocuzione col NCD per costruire un’alleanza in vista delle prossime elezioni regionali, e proporre quindi, così, un’alternativa al malgoverno del centrodestra. Mi dimetto dalla segreteria“. Aggiunge poi: “Io non ci sto. Considero l’alleanza con il Ncd un errore politico ed elettorale, un’offesa al nostro elettorato e un insulto a quei tanti cittadini campani che hanno creduto che i democratici volessero cambiare verso davvero: non solo a se stessi, ma ad una Regione martoriata da cinque anni di governo Caldoro”. E promette battaglia: “Nella prossima direzione regionale su questo daremo battaglia.”
Lo sfondamento a destra del Partito Democratico, quindi, preoccupa anche all’interno del gruppo, ma les jeux sont fait, lo fa intuire il capogruppo regionale del PD, Raffaele Topo: “E’ necessario per una strategia di rilancio della Campania che il PD campano si faccia promotore di una iniziativa politica coerente con lo spirito e il quadro di alleanze che sostiene il governo Renzi e compatibile con gli obiettivi indispensabili al rilancio del Paese”. Scrive, poi “Il dibattito che si è aperto all’interno del nuovo centrodestra – spiega Topo – sta manifestando evidenti critiche e prese di posizioni verso l’operato del governo Caldoro. Critiche che noi condividiamo e che a più riprese abbiamo in questi anni rappresentato”
Le voci così insistenti hanno costretto la sinistra ad aprire un tavolo per la costruzione di un’altra lista, la quale se il PD imbarcherà gli alleati di governo, correrà da sola. Dall’appello promosso dalle forze della sinistra campana si legge: “La direzione del PD ha indicato una data per lo svolgimento delle primarie, ma ha lasciato aperti i punti relativi alle scelte programmatiche e al carattere e al confine della coalizione. Il PD non usi il rapporto con De Magistris come alibi, per guardare a destra e a forze che ancora adesso sono in giunta con Caldoro. La vicenda di Napoli va affrontata con serietà, rispetto, senza mai confondere la necessità di dare risposte ai drammi enormi di questa grande realtà, con lo scontro politico e gli interessi di parte”.
Luca Mullanu