Il prezzo della benzina potrebbe scendere a breve, o almeno è quello che dovrebbe accadere, facendo seguito alla discesa dei prezzi del carburante a livello internazionale. Qualche lieve schiarita nei focolai di tensione globali (in particolare in Russia) e il tendenziale apprezzamento del dollaro nei confronti dell’euro: queste le condizioni che hanno favorito un allentamento nei livelli delle quotazioni Platt’s per i prodotti raffinati.
Ma in Italia, manco a farlo apposta, i listini tardano a calare. Sarà per attendismo, o per timore di nuovi scossoni, ma la media del prezzo della benzina a livello nazionale si attesta ancora a 1,805 per la verde e 1,708 per il diesel, con punte, rispettivamente, di 1,860 e 1,751.
Tuttavia, se i ribassi dovessero dimostrarsi perduranti, il prezzo ai distributori non potrà tardare a risentirne. In economia, lo ricordiamo, il fenomeno per cui un determinato prezzo, una volta salito, tende a non scendere più anche in presenza di ribassi, è definito isteresi. Ben diverso, purtroppo, dall’isteria che colpisce invece i consumatori.
Emanuele Tanzilli