La ripresa è debole più di quanto ci si potesse aspettare sei mesi fa. E’ l’allarme lanciato da Mario Draghi che da Washington, dove partecipa ai lavori del Fondo Monetario Internazionale, rivolge il suo appello ai Paesi europei: andate avanti con le riforme strutturali.
“Queste sono fondamentali per l’Europa, perché in altre parti le hanno fatte e da noi ancora no, gli sforzi sul fronte del consolidamento dei bilanci nel futuro, nei mesi che verranno, potranno essere più tenui”, a patto che però non si blocchi il processo di riforme. In ogni caso la ripresa resta al palo, la politica monetaria, comunque, dovrebbe continuare a sostenere la ripresa: “E nei prossimi mesi il freno alla crescita derivante dalle politiche di consolidamento fiscale dovrebbe allentarsi”.
Draghi, al Fmi ha incontrato la presidente della Fed Janet Yellen e tutti i governatori del g20, assicura loro: “C’è accordo sul fatto che la politica monetaria debba continuare a sostenere la ripresa in corso”. E la Banca Centrale Europea “è pronta a ulteriori azioni se necessario, è pronta ad agire nell’ambito del suo mandato”, dopo le ultime misure “non proprio convenzionali”, ma che andranno avanti per almeno “due anni”.
Ignazio Visco, presente ai lavori, sulle misure non convenzionali come i tassi di interesse vicini allo zero dice che bisogna “vigilare”, perché: “Tassi così bassi per un periodo prolungato, portano alla ricerca di rendimenti più alti, in parte anche rischiosi. E non sono una soluzione permanente”, avvisa il governatore di Bankitalia. Il pericolo di una bolla è dietro l’angolo, per questo bisogna avere “strumenti per affrontare i rischi di bolle” che vanno affrontati, secondo Visco, “con interventi specifici da un punto di vista macroprudenziale”. In ogni caso anche lui sa che “i tassi resteranno così bassi ancora per molto tempo”.
Ma al Fmi c’è anche il Ministro dell’economia Pier Carlo Padroan, che a margine dei lavori, ha parlato in conferenza congiunta con Visco. Padoan ha detto che “la sostenibilità del debito” italiano “è fuori discussione” sottolineando che la politica di bilancio dell’Italia è fra le più sostenibili in Europa. Il Governatore di Bankitalia ha chiarito che “non c’è fuga di capitali dall’Italia. Non mi sembra che si possa parlare di questo”. Positivo il suo giudizio sul Jobs Act: è un intervento “complessivo e ampio per far sì he si crei un ambiente per fare impresa”. L’Italia, spiega Visco, “ha bisogno di politiche attive e c’è necessità di un sistema di siurezza per chi perde il lavoro in un contesto di forte transizione come quello attuale. Mi sembra che questo nella riforma ci sia”.
Luca Mullanu