Pochi mesi fa la scoperta della tomba dello scrittore di Don Chisciotte , Miguel de Cervantes, è di Aprile in fatti la notizia del ritrovamento avvenuto nella Cripta del Convento delle Trinitarie Scalze nel Barrio de las Letras di Madrid. Non è stato evento casuale ma ben mirato, tenendo conto delle indicazioni presenti in una Cronaca anonima del 1600, che designava la cripta del convento come luogo di sepoltura del noto scrittore spagnolo vissuto nel XVII sec. Il testo parlava anche di una croce lignea alla destra del corpo rivestito con un saio francescano.

cervantesL’equipe di studiosi, composto da quattro squadre di archeologi, speleologi e antropologi e guidato dall’investigatore Luis Aval e soprattutto dall’antropologo e medico forense Francisco Etxeberria, dopo aver aperto diversi interramenti nella cripta a cinque metri di profondità, aveva individuato una tomba con le iniziali del nome dello scrittore “M.C.”  fatte con alcuni chiodi fissatati sul legno con l’altezza di circa tre centimetri.

Le novità di ieri riguardano il buon esito del recupero dei resti trovati nella cripta e il risultato delle analisi effettuate su di questi attraverso lo spettrofotometro di massa, che ha confermato che le ossa sono del ‘600 , secolo in cui è morto Cervantes. Naturalmente il Comune madrilegno, che finanzia i lavori, ha voluto sottolineare che la strada è ancora lunga per avere risposte certe e questo  perché i resti sono in “pessimo stato di conservazione” e non solo. Il corpo di Cervantes sembra essere stato sepolto con altri resti, in primis quello della moglie, Catalina de Salazar, e poi da quello di altri adulti e bambini che rende difficile la corretta identificazione del corpo. Tutto questo è avvenuto perché il corpo fu spostato nel 1673 dalla sua antica ubicazione, anno in cui iniziarono i lavori di ristrutturazione della chiesa. Certamente però il corpo è stato ricollocato lì perché Cervantes era molto legato all’Ordine delle Trinitarie Scalze, che lo salvò dalla prigionia di cinque anni ad Algeri.20150126_image__2_ (1)

“Non troveremo Cervantes con il suo nome scritto sul feretro” ha detto scherzando alla stampa Francisco Etxeberria, che appare fiducioso sull’identificare presto il corpo, promettendo anche dei chiarimenti attraverso una conferenza stampa futura. Etxeberria ha grandi esperienze alle spalle, avendo partecipato agli studi sulla Fossa Comune della Guerra Civile spagnola e alle analisi dei resti del politico Salvador Allende.

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Resti tomba Cervantes

Il punto è che Cervantes ha delle caratteristiche fisiche che lo renderebbero subito riconoscibile :

  • Perse l’avambraccio e la mano sinistra durante la Battaglia di Lepanto del 7 Ottobre 1571, alla quale prese parte. Secondo le fonti antiche fu ferito dalle pallottole di piombo lanciate dagli archibugieri.
  • Cervantes, come racconta lui stesso, aveva una pessima dentatura, con denti mancanti o che non erano corrispondenti gli uni con gli altri. Si dice che alla morte ne avesse solo 6.
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    Convento delle Trinitarie scalze nel Barrio de las Letras di Madrid

    Era un adulto di 69 anni,età rara per l’epoca, e i resti presenterebbero segni di artrosi.

Se alla fine sarà identificato il corpo, il Comune di Madrid predisporrà la celebrazione dei 400 anni della morte di Cervantes, prevista per il 22 Aprile 2016, proprio creando percorsi culturali che convoglieranno nella visita del Convento delle Trinitarie scalze nel Barrio de las Letras, trasformando il luogo in una attrazione turistica o meta di pellegrinaggio, come lo è oggi la casa di William Shakespeare a Stratford-upon-Avon in Inghilterra.

Su tutta la vicenda profetiche le parole di Cervantes sulla vita, la sepoltura e il ricordo di Don Chisciotte nell’ultimo capitolo del celebre libro:

Per me sola nacque don Chisciotte, ed io per lui; egli ha saputo oprare, ed io scrivere; noi soli siamo due in uno, nonostante e a dispetto del falso e tordesigliesco scrittore che si arrischiò o si arrischierà a scrivere con grossolana e spuntata penna di struzzo le imprese del mio valoroso cavaliere, perché non è peso per le sue spalle, né tema per il suo costipato ingegno; e anzi l’avvertirai, se mai ti capitasse di conoscerlo, che lasci riposare nella tomba le stanche e ormai marcite ossa di don Chisciotte, e non cerchi di portarlo, contro ogni diritto della morte, nella Vecchia Castiglia, tirandolo fuori dalla fossa in cui realmente e veramente giace, lungo lungo, nell’impossibilità di fare una terza spedizione e una nuova uscita; che per farsi beffa di tutte quelle che fecero quei cavalieri erranti, son sufficienti le due che fece lui, con tanto spasso e consenso delle genti che ne hanno avuto notizia sia in questi che negli stranieri regni” ( Miguel de Cervantes, Don Chisciotte della Mancia)

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Mappa del Convento dov’è stata individuata la tomba (Foto:Levante)

Fonti:

http://www.levante-emv.com/sociedad/2015/01/24/cervantes-fosa-comun/1216330.html

http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/libri/2015/03/11/studiosi-ritrovati-i-resti-di-cervantes_158c4628-0169-4c11-aab0-b6d92e6179da.html

http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/ESTERI/trovata_madrid_tomba_iniziali_miguel_cervantes/notizie/1144081.shtml

Claudia Cepollaro

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