Sit-in alla Provincia da parte degli studenti dell’Istituto di Istruzione Stuperiore “De Filippis – Galdi” di Cava, che denunciano la situazione disastrosa nella quale verserebbe la scuola. I vertici istituzionali hanno promesso interventi in tempi brevi.

De FilippisUn ritorno dalle vacanze più infelice che mai per gli studenti dell’Istituto “De Filippis“, sede centrare dell’IIS “De Filippis-Galdi”, di Cava de’ Tirreni. Durante il periodo di chiusura per le festività natalizie, la scuola si è allagata a causa di alcune perdite: le prime, dai pannelli sul lato principale dell’edificio; le seconde, causate dagli aghi di un albero, caduti sul tetto, che hanno assorbito acqua e causato infiltrazioni.

«Lunedì, al rientro dalle vacanze, abbiamo trovato l’edificio allagato. La preside – spiega Mena Trotta, rappresentante della Consulta Provinciale degli Studenti di Salerno – ha allertato la Provincia per intervenire, ma ci hanno risposto che l’Ente ha dichiarato il dissesto e i lavori non si sarebbero potuti effettuare. A quel punto abbiamo avvisato i vigili del fuoco che non hanno potuto fare altro che isolare alcune aule (e chiudere 8 classi). Quelle che avrebbero dovuto fare lezione, sarebbero state costrette a stare in laboratorio, in biblioteca o addirittura in vicepresidenza».

De Filippis

L’allagamento sarebbe stato causato da un albero mai potato, i cui aghi sono caduti sul tetto assorbendo acqua e infiltrandosi nell’edificio. Un albero secolare che non può essere abbattuto, motivo per il quale al sindaco di Cava è stata chiesta la potatura. Giovedì mattina, gli studenti del liceo linguistico hanno tenuto un’assemblea in piazza Portanova, a Salerno, mentre la delegazione, composta da due rappresentanti, una studentessa e un organo di garanzia della scuola, hanno incontrato i vertici provinciali.

«L’istituto, a prescindere dalle infiltrazioni, presenta gravi problematiche da decenni oramai – conclude Mena Trotta – Ecco perché giovedì, intorno alle 9, 150 studenti si sono incontrati alla stazione per dirigersi a Salerno. Inizialmente c’è stato un mini corteo lungo il corso principale fino ad arrivare agli uffici dell’edilizia scolastica. Lì ci hanno detto di spostarci direttamente alla Provincia dove abbiamo effettuato un sit-in nell’atrio di Palazzo Sant’Agostino aspettando chi di dovere. Prima ci hanno minacciato di sgomberare (ma a nulla sono servire le intimidazioni della Digos), poi ci hanno detto di tornare indietro, nuovamente agli uffici dell’edilizia scolastica. Eravamo due rappresentanti, io della Consulta, una studentessa e un organo di garanzia della scuola. Abbiamo raggiunto tre accordi: impermeabilizzazione del tetto; areatori all’interno dei bagni, perché sprovvisti di finestre; la rimozione dei materiali che giacciono all’esterno della palestra e, solo in seconda battuta, perché necessita di tempi più lunghi, la dotazione di scale antincendio e antisismiche. Questo è solamente un punto di partenza, sono promesse. Aspettiamo che diventino realtà».

Insomma, sembrerebbe che al De Filippis i problemi non manchino. Già nel 2016, infatti, gli studenti manifestarono dinanzi alla Provincia con un flash mob, chiedendo interventi per la messa in sicurezza del plesso il cui controsoffitto del bagno era crollato. E se i disagi proseguono ormai da anni, le responsabilità vanno ricercate nell’assenza da parte delle Istituzioni. Che, oramai, in provincia di Salerno, sembrano davvero distanti dalle problematiche quotidiane dei cittadini.

Paolo Vacca

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