Si avvicinano sempre di più le elezioni regionali in Campania, previste per il prossimo 31 Maggio.
Sul fronte di centro-sinistra, Andrea Cozzolino si propone come “mediatore” con Sel e con i sostenitori di Caldoro.
“Le ragioni che mi tengono impegnato nella campagna elettorale – spiega Cozzolino – sono tutte quante aperte. Voglio dare un contributo sui temi che hanno caratterizzato la campagna elettorale, anche per rendere il Pd un partito più aperto, moderno, dinamico. In questi mesi ho visto tante cose che non mi hanno convinto: su questo intendo dare battaglia. Bisogna rinnovare il Partito Democratico”, sottolineando quanto sia importante il lavoro di squadra per poter contrastare il centro-destra. Saranno, pertanto, interpellate tutte le forze di sinistra e tutti i moderati, anche coloro i quali si sono dimostrati riluttanti nei confronti di Caldoro, perché correre da soli potrebbe risultare troppo rischioso visto lo scenario politico. Cozzolino riconosce il forte radicamento che De Luca ha su Salerno, ma questo non basta per poter vincere, considerando che le elezioni saranno l’espressione di ciascuna provincia.
Viene smentita la voce rispetto alla lista “Campania Insieme”; una delusione per tutti i candidati del Pd che sognavano un appoggio elettorale. Nel caso in cui De Luca necessiti di un maggior sostegno da parte delle liste civiche, Cozzolino non si tirerà indietro per il bene del Pd, in un’accesa battaglia al centro-destra.
E questi ultimi, guidati da Angelino Alfano, sono ancora oggi molto indecisi. Le regionali vanno considerate in un discorso più ampio che si addentra nell’ottica nazionale, da un lato Fi e centristi e dall’altro LegaNord e Fi. Non appena Forza Italia si pronuncerà sulla collaborazione con Salvini, si scoprirà anche la posizione del partito nei confronti di Caldoro.
Proprio rispetto a Matteo Salvini occorre soffermarsi un momento: i contrasti tra il leader della LegaNord e il dissidente Tosi sono la causa di una corsa su due binari differenti, con conseguente candidatura del Sindaco di Verona (sostenuto dai centristi) alle regionali in Veneto (annunciata nel corso della convention della sua fondazione “Ricostruiamo il Paese”). “Sarà un programma elettorale – ha detto Tosi – basato sul fare e non sul dire. Oggi non vi dico il quadro elettorale se no si brucia tutto subito. Poi è stata una cosa alla quale non era neanche preparato”. Un ritorno al passato che si basa sui valori fondanti dei veneti, come famiglia, amicizia, solidarietà, lavoro, ma anche con un richiamo a quelli “di 25 anni in Lega”, come il federalismo. In questa occasione, con l’espressione “nemmeno Renzi avrebbe fatto quello che ha fatto lui per cacciare una minoranza interna al partito”, Tosi ha aspramente criticato Salvini ed il suo operato. A sua volta il leader lo ha incoraggiato a seguire Fini e Alfano, visto che sono partiti fior di complimenti da parte loro.
Se Forza Italia si schiererà al fianco di Matteo Salvini a sostegno del governatore uscente Luca Zaia, le ripercussioni in Campania saranno inevitabili. Zaia chiarisce: “Non ci sono vincitori o vinti, abbiamo una squadra che ha l’onere e l’onore di portare in porto la vittoria del 31 maggio. Non ho perso nessuno per strada, visto e considerato che, come dimostreremo con le liste, saremo più di prima – ha aggiunto – Per Tosi mi dispiace, è ovvio che ogni ferita lascia del dolore dopo il percorso fatto assieme in tutti questi anni. È anche vero che poi si guarda avanti”.
Il M5S sta invece proponendo una singolare campagna elettorale via web:
Alfonso Crisci per la regione Campania
Sara C. Santoriello