“Libro al buio” è un’iniziativa nata nel dicembre del 2015 presso la Feltrinelli di Cosenza, ed è stata ripresa in tutta Italia. La città di Napoli ha ovviamente aderito a questo meraviglioso progetto: da metà maggio, lo store Feltrinelli in Piazza dei Mariti e quello presso la stazione Garibaldi, si sono resi operativi affinché fosse tutto pronto per partecipare all’iniziativa.
Negli store Feltrinelli di Napoli, sono stati costruiti diversi totem, allestiti di pacchetti infiocchettati e rivestiti di carta gialla, per poi essere posizionati in vari punti strategici: l’obiettivo del progetto “Libro al buio” è quello di incuriosire il lettore e di abbattere ogni tipo di pregiudizio. Infatti, è ben noto che ognuno di noi, quando è alla ricerca di un buon libro da leggere, si lascia ammaliare da una serie di fattori esterni al libro stesso: fanno la propria parte una copertina colorata, un bel titolo, un trafiletto riassuntivo interessante.
Su ogni libro impacchettato ci sono soltanto tre aggettivi che descrivono in breve il tomo che si cela sotto la carta gialla. Nient’altro. Solo tre aggettivi incuriosiranno il lettore e lo aiuteranno a scegliere un libro: piccoli indizi di quel che poi, in ogni caso, sarà una grandissima sorpresa per colui che acquisterà un libro. E ovviamente, si passa dai grandi classici della letteratura italiana e straniera, agli autori più sconosciuti, fino ad arrivare agli scrittori emergenti: davvero tante sono le possibilità di arricchire la propria libreria, e non solo.
Si tratta, in verità, di una grande strategia di marketing. “L’esperimento proseguirà fino a fine giugno – dice Francesco Napolitano, il direttore della Feltrinelli di piazza dei Martiri – Abbiamo avuto un riscontro più che positivo, sia di clienti affezionati che di avventori. Così tanto che qui a Napoli, abbiamo per primi adottato la stessa trovata anche per i film in vendita”. Ma comunque, non mancano le critiche: non tutti i lettori sono sempre soddisfatti dell’acquisto; qualcuno avrebbe preferito trovare un volume diverso da quello che la sorte gli ha donato. L’iniziativa “Libro al buio”, nonostante le critiche, riscuote un successo davvero strabiliante: i lettori sono quasi tutti soddisfatti del progetto, e acquistano libri affascinati soltanto dai tre aggettivi che descrivono il volume nascosto.
Perché, insomma, è oramai noto che un libro non si giudica dalla copertina. Qualunque titolo esso rechi, qualsiasi immagine lo accompagni, qualsiasi colore gli dia luce, quante siano le sue pagine, sono sempre fattori esterni: un libro, è sempre pronto ad arricchire l’animo e il cuore di ogni lettore. È pieno di emozioni che non aspettano altro di essere assorbite; è sempre intrigante e ricco di passioni di ogni genere.
Ha sempre qualcosa da donare.
Arianna Spezzaferro