Questa notte i carabinieri del Ros hanno arrestato tredici persone, tra cui il sindaco (sfiduciato) Pio Del Gaudio e l’ex consigliere regionale Angelo Polverino, insieme ad altri imprenditori locali. La richiesta d’arresto è arrivata anche al deputato Carlo Sarro, commissario provinciale di Forza Italia. Le motivazioni sono molteplici: associazione mafiosa, corruzione, intestazione fittizia di beni, turbata libertà degli incanti, finanziamenti illeciti a partiti politici. Sono stati sequestrati beni per 11 milioni di euro.
Gravi indizi di colpevolezza sono stati riscontrati nei confronti dell’imprenditore edile Giuseppe Fontana (soltanto omonimo dell’anarchico vissuto tra il 1907 e il 1957), che, dal 2009, è stato costretto a non poter più contrattare con la pubblica amministrazione a causa di un’interdizione antimafia.
In primis ha presentato una denuncia ai carabinieri di Casal di Principe, insieme ad altri imprenditori, di una serie di episodi estorsivi riconducibili all’allora latitante Michele Zagaria. Grazie alle intercettazioni telefoniche, si è subito compreso come i fatti denunciati rappresentassero solamente l’inizio di un più complesso disegno finalizzato a ottenere una rigenerazione di tutti gli imprenditori che, anche a seguito della costituzione di un’associazione anti-racket, avrebbe garantito loro nuove commesse con la pubblica amministrazione. Il gip dà conto che quanto emerso è stato recentemente confermato e Zagaria ha spontaneamente negato di essere il mandante delle estorsioni denunciate, precisando, di contro, di essere stato molto legato dal punto di vista economico ed ‘affettivo’ agli imprenditori che lo avevano denunciato. Gli imprenditori avevano un rapporto radicato di amicizia con Giovanni Cosentino e Maria Costanza Esposito, rispettivamente fratello e moglie di Nicola Cosentino.
Fontana ha tentato di ottenere dall’onorevole Carlo Sarro, commissario straordinario dell’Ato 3 ‘Sarnese-Vesuviano’, Ente d’Ambito che gestisce i servizi idrici nelle province di Napoli e Salerno, l’assegnazione di un appalto bandito, rappresentando l’intenzione, qualora la sua richiesta non fosse stata esaudita, di denunciare lo stesso Carlo Sarro, in quanto destinatario di una tangente di 2,5 milioni di euro. Con la complicità degli imprenditori edili Lorenzo Piccolo ed Antonio Fontana, turbato il regolare svolgimento della gara d’appalto bandita dalla Gori Spa relativa ai “lavori di manutenzione, pronto intervento, rifunzionalizzazione, ricostruzione e riabilitazione delle reti idriche e fognarie” per un importo stimato, Iva esclusa, di 31 milioni e 710mila euro. Secondo il gip Sarro ha garantito l’aggiudicazione, in complessivi tre lotti, a ditte riconducibili al clan di Michele Zagaria, ed in particolare all’impresa di Lorenzo Piccolo (Idroeco srl), ed al Consorzio Stabili Grandi Opere Sc riconducibile ad Antonio Fontana.
In seguito alla promessa di aggiudicazione di appalti pubblici, sono state distribuite somme di denaro a esponenti politici locali, ovvero al consigliere regionale Angelo Polverino, a cui sono stati consegnati 20mila euro, in occasione delle elezioni del 201o, ed all’ex sindaco di Caserta Pio Del Gaudio, in occasione della sua candidatura a primo cittadino di Caserta nel 2011, a cui sono stati consegnati 30mila euro. Gli imprenditori poi coltivavano anche amicizie con appartenenti alle forze di polizia, con lo scopo di far decadere, formalmente, tutti quei presupposti e dati di fatto che, attraverso le informazioni antimafia redatte, avevano dato luogo all’emissione del provvedimento di interdizione nei loro confronti. Molto simile il legame amicale con un appartenente alla Guardia di Finanza, il cui rapporto era finalizzato principalmente nel conoscere l’esito delle attività investigative che la polizia tributaria stava conducendo nei confronti del Consorzio Appalti Grandi Opere riconducibili alla famiglia Fontana.
ELENCO ARRESTATI
Giuseppe Fontana, 48 anni, Casapesenna (in carcere)
Tommaso Barbato, Marigliano, 63 anni (in carcere)
Pio Del Gaudio, Caserta, 48 anni (in carcere)
Antonio Fontana, Casapesenna, 54 anni (in carcere)
Orlando Fontana, Caserta, 42 anni (in carcere)
Luciano Licenza, Casapesenna, 49 anni (in carcere)
Vincenzo Pellegrino, Casapesenna, 45 anni (in carcere)
Bartolomeso Piccolo, Casapesenna, 57 anni (in carcere)
Lorenzo Piccolo, Casapesenna, 73 anni (in carcere)
Angelo Polverino, Caserta, 58 anni (in carcere)
Alessandro Cervizzi, Caserta, 54 anni, (domiciliari)
Carmine Lauritano, nato Caserta, 53 anni (domiciliari)
Francesco Martino, Casapesenna, 51 anni (domiciliari)
Carlo Sarro, nato a Piedimonte, 56 anni (domiciliari-richiesta di autorizzazione alla Camera)
Gino Martino, Casapesenna, 52 anni (indagato a piede libero)
Silvano Monaco, 42 anni, Santa Maria Capua Vetere (indagato a piede libero)
Sara C. Santoriello