Sciopero dei lavoratori della sezione ambientale GESEMA. Gli operai si sono recati, lunedì 12 settembre, presso il palazzo di città di Mercato San Severino. Alla base della protesta: 4 mensilità arretrate e la fase critica che la società sta attraversando
Lo avevano annunciato con una lettera il due settembre, e lunedì 12 hanno messo in pratica lo sciopero. I lavoratori, dipendenti dell’organizzazione FIADEL del comparto igiene ambientale della Gesema Ambiente e Patrimonio srl (società partecipata del Comune di Mercato San Severino) si sono ritrovati lunedì mattina al Palazzo di Città per esporre le proprie ragioni e protestare contro l’azienda.
Quest’ultima infatti è in crisi da tempo, tanto da non riuscire a pagare i propri operai: i lavoratori, tra le altre problematiche, non ricevono lo stipendio da quattro mesi e molti di loro rischiano di perdere il lavoro, con tutte le conseguenze che da questo deriva.
Nel frattempo, la città di Mercato San Severino e i suoi abitanti iniziano a riscontrare i primi disservizi per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti: una mansione dell’amministrazione comunale che è stata gestita sempre al meglio. Soprattutto per questo, i lavoratori si sono anche preoccupati di diffondere un comunicato tra i propri concittadini, nel quale appunto annunciavano lo sciopero (mettendoli in guardia dai disservizi derivanti da esso) e si scusavano con quelli che avevano già pagato due rate della Tari, la tassa sui rifiuti.
I lavoratori chiedono semplicemente chiarezza sulla situazione dell’azienda e reclamano gli stipendi che spettano loro, tutti costernati dalle circostanze venutesi a creare, anche perché la sezione ambiente di cui sono dipendenti risulta centrale nel buon funzionamento della macchina comunale.
Inoltre, nella giornata di ieri, si è svolto un incontro tra i dipendenti del comparto ambiente e manutenzione ed il Prefetto, al fine appunto di venire incontro alle richieste dei lavoratori.
Federica Ruggiero