Il 15 Settembre è il giorno classico in cui inizia la scuola in quasi tutte le regioni d’Italia. Questa mattina i ragazzi hanno trovato trai banchi di scuola Renzi e i suoi ministri, che si sono sparpagliati sul territorio nazionale per accogliere i ragazzi questo nuovo anno scolastico.

Il premier, che aveva lanciato nei giorni scorsi l’idea di andare a scuola con i ragazzi, si è recato all’istituto intitolato a Don  Peppino Puglisi, nel quartiere Brancaccio di Palermo. Però Renzi non ha avuto il più dolce dei benvenuti a Palermo, atteso da  un gruppo nutrito di professori e alunni che protestavano. Il gruppo protestava sia per la pessima condizione edilizia della maggior parte degli istituti italiani, sia per la situazione dell’esercito di precari che l’Italia possiede, senza la possibilità di assumere e, anzi, con la volontà di tagliarne un gran numero. Tra i manifestanti ci sono insegnanti 60enni che da 35 sono precari, come dichiarano alcuni di loro a Repubblica. “Chiediamo l’immediata immissione in ruolo – spiegano i docenti -, a Renzi diremo che a scuola ci sono cattedre vuote”.

Non solo Renzi a scuola, ma anche altri Ministri si sono recati in alcuni istituti. Il ministro dell’Istruzione Giannini si è presentata all’Istituto Tecnico Agrario “Emilio Sereni” di Roma, dove ha inaugurato un birrificio artigianale. Il ministro ha spiegato ai giornalisti che l’attendevano all’uscita di scuola che è priorità del suo ministero dare alla scuola un personale sicuro e motivato, rassicurando i precari. Il ministro ha spiegato che parti il tour della “scuola buona” e, in un’intervista su Repubblica ha spiegato anche le novità che intende apportare all’esame di maturità.  Come spiega il ministro, il nuovo esame di maturità non prevederà membri della commissione esterna, e “deve perdere quella sensazione da giudizio divino”. Il ministro spiega che è arrivata la fine della Tesina di fine anno per i maturandi, che sarà sostituita dalla costruzione di un progetto, “più teorico per i licei e più pratico per gli istituti professionali”.

Risponde all’appello di Renzi anche Maria Elena Boschi, che si è recata presso la scuola elementare “Goffredo Mameli” a Laterina, in provincia di Arezzo. Il sottosegretario alla presidenza del consiglio ha spiegato ai giornalisti fuori la scuola che è prevista l’esaurimento dell’attuale graduatoria degli insegnanti, prima di partire con un nuovo piano di assunzioni. “Il concorso – spiega il ministro – resterà l’unico valido e trasparente strumento per poter insegnare”. Boschi ha assicurato che faranno di tutto per assicurare l’immissione in ruolo per i docenti precari da anni a partire dall’anno prossimo, sfruttando i “docenti che andranno in pensione e che dovranno essere sostituiti”. Poi il Ministro ammette che “sarà necessario avere più insegnanti per far fronte alle esigenze degli studenti”.

Boschi, poi, rivolgendosi ai bambini ha detto che stava per consegnargli il programma del governo sulla scuola. “Tra due mesi come in tutte le altre scuole d’Italia – continua il ministro –  torneremo per decidere quali sono le vostre idee per la scuola e voi mi direte che cosa vi piacerebbe studiare e cosa vorreste fare”.

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