L’iniziativa è partita nel mese di agosto, grazie ad un gruppo di volontari. Questo sportello informativo permette ai giovani migranti – si parla di un’età media di 25 anni – di poter usufruire di un supporto legale e sociale a titolo gratuito, nella sede dell’associazione Agorà, con le sue partner Antigone e Lavoro Terra e Libertà, in via Balzico 76. Abbiamo fatto due chiacchiere con Alfredo Senatore.
Lo sportello informativo per migranti, nato ad agosto a Cava de’ Tirreni in via Balzico 76, rientra nel progetto Al Mukawama finanziato da Sodalis CSV Salerno, attraverso il bando di Progettazione sociale 2015, e animato dai volontari delle associazioni Agorà, Antigone e Lavoro Terra e Libertà. E’ un progetto che parte dalla società civile, che si organizza e mette in gioco il portato emotivo di chi “non vuole lasciare il campo“. Il martedì ed il giovedì dalle 18 alle 20 vengono messi a disposizione una serie di servizi: assistenza burocratica, amministrativa e di supporto sia legale che sociale. Ne abbiamo parlato con Alfredo Senatore, membro dell’associazione Agorà.
Quando e come avete deciso di mettere su questa iniziativa?
A: “Lo sportello, partito ad agosto, fa parte di un progetto che abbiamo presentato e che stiamo gestendo con altre tre organizzazioni. Parte di questo progetto comprende lo sportello. La prima fase comprendeva un corso di alfabetizzazione di italiano, tenuto da una nostra volontaria, per i migranti e siamo stati ospitati dal Convento di San Felice di Cava de’ Tirreni. Seguirà una fase un po’ più pratica con un corso di formazione sull’utilizzo della stampante grafica 3D, che vuole essere anche un corso di avviamento al lavoro. Unitamente, visto che disponiamo di una radio (Radio Vostok, ndr), proporremo delle trasmissioni in lingua, che abbiamo già registrato e partiranno ad Ottobre. La trasmissione radiofonica si chiamerà “La Doppia Assenza” – titolo del libro di Abdelmalek Sayad – e sarà poliglotta: un po’ in inglese, un po’ in italiano, un po’ in arabo.”
Che riscontro sta avendo lo sportello in città?
A: “Per quanto concerne lo sportello, ad oggi abbiamo ricevuto circa 25/30 persone in un mese. Forniamo informazioni semplici oppure raccogliamo le pratiche da fornire poi agli avvocati volontari, che non sempre sono in sede. Disponiamo anche di medici, che intervengono laddove ce ne sia necessità.”
Avete ricevuto supporto dalle componenti sociali presenti in città oppure da qualche esponente dell’amministrazione comunale?
A: “No, non direttamente. Però abbiamo aperto un dialogo con lo sportello migranti comunale, perché il suo dirigente, Trezza, ci offre dei consigli utili quando riscontriamo qualche problema.”
Lo sportello viene accompagnato dall’aggettivo “giovanile”. Qual è l’età media dei ragazzi che si interfacciano con voi?
A: “L’età media è di 25 anni e ciò è anche perché le varie attività legate allo sportello interessano di più un pubblico di ragazzi piuttosto che di adulti. Internet e la radio sono strumenti nuovi.”
Si sta diffondendo in provincia quest’esperienza?
A: “In provincia ci sono tante esperienze di altre associazioni come l’Arci oppure la Caritas, gli sportelli sindacali; organizzazioni un po’ più strutturate. Associazioni più piccole hanno contribuito nel dare una mano durante gli sbarchi oppure nelle operazioni di raccolta firme per la campagna Ero Straniero”.
Resta il fatto che l’amministrazione Servalli si è dimostrata sensibile ai temi legati all’immigrazione, aderendo allo Sprar. A Palazzo Sant’Agostino, sede della Provincia di Salerno, qualche anno fa era stata fondata la nuova Consulta dell’Immigrazione, che mirava ad offrire un analogo volano di servizi, relazionandosi con diverse associazioni presenti sul territorio: formazione linguistica, orientamento civico, orientamento al lavoro e formazione professionale, progetti giovanili, azioni di sensibilizzazione, di informazione e di comunicazione, ecc… Tuttavia non vi è più traccia dell’ente sui canali istituzionali dal 2013, quando fu eletto il Comitato di Coordinamento. Nella regione Campania, comunque, gli spazi democratici in cui poter interagire sul tema sono diversi: l’Osservatorio sull’Immigrazione, l’Albo per gli enti che svolgono attività nel settore dell’immigrazione, le varie consulte tra cui la Consulta Regionale per l’Immigrazione.
Sara C. Santoriello