Il 15 marzo 2011 in Siria alcuni gruppi ribelli, jihadisti e non, hanno mosso le prime proteste contro il Governo e di lì a poco sarebbero sfociate in una sanguinosa guerra contro il regime di Assad. Nell’estate del 2014 l’insurrezione era all’apice: l’ISIS (Stato Islamico) si è resa nota a tutto il mondo per la sua crudeltà.
Da una scritta da parte di uno studente di un liceo della capitale sulle sue mura emerge che, in questi 4 anni, il conflitto ha provocato 220 mila morti. L’anno peggiore è il 2014 con circa 76 mila morti all’attivo.
Dai dati emerge inoltre che gli sfollati sono 12 milioni di cui parecchi bambini, che hanno trovato rifugio nei paesi confinanti come Giordania, Turchia, Libano, Egitto e Kurdistan e i rifugiati 3.8 milioni. In Giordania, in alcuni campi profughi, i neo arrivati sono talmente tanti che il Governo ha fatto costruire scuole e infrastrutture apposite.
La guerra ha inoltre lasciato il Paese al buio. L‘85% delle luci si sono spente a causa dei danni alla rete elettrica e scuole, ospedali, servizi elettrici e idrici sono stati distrutti.
Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU e la Comunità Internazionale sono state accusate da alcune associazioni che si occupano della questione di aver lasciato i siriani in balia della guerra civile e di non aver attuato alcun progetto risolutivo. «L’amara verità è che il Consiglio di Sicurezza non ha mai attuato le proprie risoluzioni. Le parti in conflitto hanno agito impunemente e ignorato le richieste della Comunità Internazionale, i civili non godono di alcuna protezione e il loro accesso agli aiuti umanitari non è assolutamente migliorato», spiega Jan Egeland del Norwegian Refugee Council, una delle associazioni che ha preso parte al progetto.
12 milioni di civili siriani, di cui 5.6 milioni di bambini avrebbero bisogno di aiuti, ma le associazioni umanitarie hanno dato solo il 3% dei proventi necessari in quanto lamentano una mancanza di fondi. Per quanto tempo ancora dovremo assistere a questa strage di civili in una quasi totale omertà?
Vincenzo Nicoletti