Si è appena concluso il Salone Internazionale del Libro di Torino, “Un giorno, tutto questo” svoltosi dal 10 al14 Maggio 2018. Tale evento, come ogni anno, è stato promosso dalla Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura presieduta da Mario Montalcini. Dai 100.000 passaggi dichiarati e 553 espositori della prima edizione nel 1988, il Salone è cresciuto fino ai 127.596 visitatori e i 1.000 espositori attuali. Il Salone di Torino è al tempo stesso la più grande libreria italiana del mondo, un prestigioso festival culturale, un essenziale punto di riferimento internazionale per gli operatori professionali del libro e un importante progetto educational dedicato alla promozione del libro e della lettura presso i giovani lettori.

In questa diciassettesima edizione sono stati 36 i paesi rappresentati: Albania, Argentina, Austria, Bangladesh, Canada, Cina, Danimarca, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Federazione Russa, Francia, Georgia, Germania, Grecia, India, Irlanda, Islanda, Israele, Italia, Lussemburgo, Macedonia, Messico, Monaco, Norvegia, Paesi Bassi, Palestina, Polonia, Regno Unito, San Marino, Siria, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Turchia.

Le giornate in fiera sono state molto coinvolgenti, ricche di eventi, di ospiti speciali, presentazione di libri, autori inediti e laboratori per grandi e piccini.

IL TEMA

Nell’idea di Salone del presidente Massimo Bray e del direttore Lagioia “c’è il fatto che esso non sia solo una vetrina di eventi” ma un produttore di contenuti culturali. Il Salone, sotto questo profilo, ha un enorme privilegio. Ogni anno a Torino arrivano alcune delle migliori menti del pianeta: scrittori, scienziati, economisti, artisti, registi, musicisti… Il Salone ha chiesto a tutti loro di ragionare insieme sull’idea di futuro: come sarà il mondo che ci aspetta? Un giorno, tutto questo… che cosa ne sarà. Un giorno, tutto questo… sarà bellissimo. Oppure: Un giorno, tutto questo… sarà in pericolo… o sarà perduto. Un giorno, tutto questo… sarà il migliore dei mondi possibili. Oppure: Un giorno, tutto questo… sarà sotto minaccia, e dovremo difenderlo. “Un giorno, tutto questo… sarà il posto in cui noi o i nostri figli saremo felici di poter vivere”.

Spiegano inoltre gli organizzatori:

“Siccome il futuro è al centro di quest’edizione, abbiamo chiesto a un grande scrittore europeo di ragionare insieme a noi sul concetto di Europa. Cos’è l’Europa nel XXI secolo, o cosa dovrebbe essere? È un’eterna incompiuta? È un’astrazione? È la grande speranza di tutti noi? Fuori dai discorsi e dalle polemiche di tutti i giorni, con la profondità di cui solo gli scrittori sono capaci, a suggerirci risposte giovedì 10 maggio, in apertura di Salone, sarà la lezione magistrale preparata ad hoc da Javier Cercas che ha accettato il nostro invito”.

Sono intervenuti Mario Montalcini, già presidente della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, Germano PainiPiervincenzo BondonioGiovanna SegreMarcello Bogetti eGiuseppe Tipaldo, dell’Università di Torino, e Francesca Leon, assessore alla Cultura della Città di Torino.

«Il fatto che il 60% del pubblico sia fidelizzato vuol dire che il Salone ha un valore economico significativo – ha commentato Mario Montalcini – e stiamo cercando di organizzare una collaborazione stretta, di medio lungo-termine, con il mondo delle università».

Il Salone 2028, un primo bilancio:

Anzitutto i numeri: 144.386 visitatori unici al Lingotto contro i 143.815 del 2017, cui vanno aggiunti i 26.400 al Salone Off contro i 25.000 del 2017. Per un totale di 170.786 visitatori.

Numerose gallerie fotografiche dedicate alle varie giornate del Salone e del Salone Off sono disponibili alla pagina Flickr ufficiale.

 

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