POMIGLIANO – Agli inizi del mese di Aprile il comune di Pomigliano D’Arco ha diffuso la notizia che i parchi cittadini sarebbero stati provvisti di un collegamento a banda larga in modalità wifi; prima ancora che la delibera fosse votata all’unanimità dal sindaco e assessori, erano già state installate le antenne per il wifi in alcuni dei parchi, senza l’apertura di un bando e in presenza di una delibera di giunta sottoscritta il 10 luglio da cui risulta che il costo a carico del comune per l’installazione delle antenne necessarie a garantire il wifi libero è pari a circa 20.000€, cosa di cui l’ufficio patrimonio del comune non sa nulla. Tutto ciò ha portato il Movimento 5 stelle di Pomigliano a criticare aspramente la giunta comunale.
L’attivista grillino Dario De Falco ci descrive nei dettagli tutta la vicenda.
Poco prima delle elezioni europee Pomigliano viene ricoperta da manifesti che annunciano che la città verrà coperta da wifi a titolo gratuito offerto dalla società ONAIR Wireless Network. I primi giorni di luglio sul sito del comune nella sezione dell’albo pretorio compare la delibera di giunta firmata dall’assessore alla cultura istruzione e politiche giovanili Roberto Nicorelli (promotore in precedenza dell’iniziativa “wifi gratuito”) dal sindaco Raffaele Russo e dalla giunta che stanzia 20.000€ per la copertura wireless. Compare quindi un post-critica da parte del m5s di Pomigliano, che non riesce a spiegarsi lo stanziamento di migliaia di euro per una copertura cittadina che ne costa poche centinaia. Da risposta arriva la denuncia del Sindaco con allegata la diffida dell’avvocato dell’azienda ONAIR che protocolla l’offerta gratuita; infatti quest’ultima si è impegnata a coprire con wifi Piazza Primavera, Piazzetta XXV Aprile, Piazza Municipio e la biblioteca comunale, per poi essere interrotta. Nel frattempo vengono installate, non dalla ONAIR , antenne wifi nel parco cittadino Giovanni Paolo II, sul plesso scolastico Siciliano e la sua succursale il plesso Rodari; dalla registrazione plastica della rete i grillini scoprono che tutte le antenne puntano alla sede della società Threeminds e che la pagina di accesso alla rete “Pomigliano Wireless”, disattivata subito dopo i post di denuncia del m5s, risultava realizzata dalla Positivo srl di Salerno, la società che ha realizzato gli hot-spot per la Threeminds. “Grazie a questa giunta passeremo alla storia anche per la città dove le aziende “amiche” vincono le gare d’appalto prima che si scrivano i testi. E le altre aziende che potevano partecipare ma non hanno santi in paradiso?!” queste le parole di Luigi Di Maio stanco di una giunta comunale con sempre più scheletri nell’armadio. Il sindaco però si è chiuso in un silenzio assordante meritandosi l’appellativo di “indiano”, portando gli attivisti del m5s a presentare il caso alla Procura, si aspetta ora il verdetto di quest’ultima.
Simona Pisano