È ormai un appuntamento fisso il MAC Fest di Cava de’ Tirreni, il Festival della Musica, dell’Arte e della Cultura che dal 2019 promuove il patrimonio artistico locale e nazionale, avvalendosi da quest’anno anche del patrocinio del Parlamento Europeo. Nonostante le complicazioni dovute alla pandemia, l’associazione Macass è riuscita infatti a portare avanti nel corso degli anni il suo progetto di rilancio della cultura come strumento di crescita economica e sociale del territorio.
La kermesse nasce come un progetto creato da giovani appassionati di arte, musica e cultura, spesso ancora studentǝ, che sognano di poter trasformare la cultura e le arti, in genere considerati settori lavorativi non produttivi, in un’occasione non solo di scambio e crescita personale ma anche di profitto e crescita economica del territorio, che trae trasversalmente vantaggio dalle attività promosse dal Festival. Infatti, stando al report di impatto socioeconomico realizzato dall’associazione, le intenzioni di spesa dei fruitori del festival in servizi di ristorazione e ospitalità sono aumentate del 5% per quel che riguarda i concerti e le attività culturali e del 15% per i fuori-festival; è stato inoltre registrato un incremento della domanda di eventi culturali del 12% a seguito dell’edizione 2021, che lascia sperare una certa costanza nell’organizzazione dell’edizioni che verranno. Un vantaggio quindi considerevole sia per gli spettatori, che partecipano agli eventi in maniera gratuita, che per gli sponsor.
Un’opportunità non da poco anche per lǝ artistǝ emergentǝ che intendono portare sulla scena il frutto della loro arte e in questo modo proporsi a un pubblico che risulta essere sempre più variegato e appassionato delle iniziative ospitate dal MAC Fest. In ambito artistico, infatti, durante la kermesse di Cava de’ Tirreni vengono proposte le attività più disparate, che spaziano dai concerti di musica dal vivo alle masterclass tenute da professionisti e professori universitari, fino ad arrivare alle mostre di arte con new media, fotografia, pittura e scultura. L’idea promossa dal MAC Fest è quella di una cultura plurale, aperta alle innovazioni e tesa ad avere un ruolo politico e sociale d’impatto. A realizzare questo intento concorrono anche i dibattiti, vera anima del festival, che sono strutturati in diverse forme e modalità, come nel caso degli speech in stile TED Talk oppure delle battle tra stili letterali, o ancora showcase, interviste e tavole rotonde dove dialogano associazioni, enti, imprese e cittadinǝ. I temi affrontati sono in genere di stretta attualità e riguardanti la società nel suo insieme: in particolare, quest’anno al centro delle discussioni ci saranno educazione sessuale e violenza di genere, marketing territoriale, questione energetica, migranti e caporalato (a cura di PaeseSud).
Per i registi esordienti è prevista la possibilità di cimentarsi in una piccola impresa cinematografica, “la 48H“: si tratta di un contest mirato alla realizzazione di un cortometraggio in sole quarantotto ore, che chiede a filmmaker, attori e attrici di mettersi alla prova su un tema dichiarato soltanto al momento del kick-off per realizzare il loro miglior prodotto ambientato a Cava de’ Tirreni.
Gli appassionati del festival non potranno fare a meno di sfogliare le pagine di Macchiato, la rivista culturale nata in seno al MAC Fest che ospita articoli di vario genere. Critica letteraria, riflessioni su attualità e politica, racconti e poesie inedite, fotografie e quiz a tema culturale sono solo alcuni dei contenuti che arricchiscono la rivista nata di recente, promotrice di un’idea di arte che tende a voler abbracciare qualsiasi forma di espressione: dal titolo si comprende come ogni articolo sia una macchia di colore che contribuisce a creare lo spettacolo variegato del quadro generale.
Il festival si terrà dal 27 agosto al 3 settembre a Cava de’ Tirreni e l’ingresso sarà ancora una volta completamente gratuito.
Giulia Imbimbo