Dal 13 luglio i turisti e gli abitanti del territorio partenopeo hanno occasione di immergersi in una nuova esperienza: un viaggio in 3D per rivivere una storia antica oltre quattro secoli, che ha come tema “Caravaggio, una nuova luce”. Tale narrazione avrà luogo presso la Cappella del Pio Monte della Misericordia (Napoli, Via dei Tribunali, 253) ed è stata realizzata in collaborazione con AR Tour.
La visita Caravaggio, una nuova luce, si prospetta come un tour della Cappella che ha come obiettivo quello di raccontare tale luogo in modo inedito, tramite l’utilizzo di prodotti audio – visivi: immagini, filmati, ricostruzioni virtuali, nuovi contenuti multimediali che potranno essere fruiti attraverso occhiali 3d. In questo modo ogni spettatore si sentirà completamente immerso in tale esperienza, come se avesse davvero fatto un salto indietro nel tempo grazie al contributo dato dalla tecnologia della “realtà aumentata” come la definisce Ludovico Solima, professore ordinario di Management delle imprese culturali presso l’Università Vanvitelli.
Questa inoltre, a suo dire, «testimonia l’attitudine dell’Ente a sperimentare soluzioni particolarmente innovative, finalizzate a migliorare la propria capacità di dialogo con i propri pubblici, accrescendo di conseguenza la capacità di attrazione nei confronti dei visitatori, attuali e potenziali. L’adozione di nuove forme di storytelling, rese possibile da tecnologie come quelle degli occhiali 3D, consente di proporre una narrazione molto coinvolgente, attraverso cui raccontare non solo il capolavoro del Caravaggio, ma anche le altre opere della Cappella e della Quadreria e, più in generale, le finalità dell’Ente, ricordando agli utenti che l’arte – in questo caso – è a servizio del bene comune».
La specifica scelta del Pio Monte per il Caravaggio, una nuova luce, in connubio con la sceneggiatura scritta da Maurizio Burale (responsabile dei progetti culturali del Pio Monte della Misericordia), punta a ricreare una viva atmosfera seicentesca, una ricostruzione storica, attenta e particolareggiata. Indossando gli occhiali 3D, il visitatore non è solo calato nell’epoca rievocata, ma si ritrova accanto anche una preziosa guida e protagonista d’eccezione: Giovan Battista Manso, interpretato dall’attore Peppe Celentano. Si tratta di uno dei primi governatori del Pio Monte: Giovan Battista Manso fu infatti tra gli uomini più in vista della nobiltà del Viceregno spagnolo. Ricoprì importanti cariche militari e politiche, fu letterato, mecenate e fondatore dell’Accademia degli Oziosi. Nel 1608 fondò un’istituzione benefica tutt’oggi attiva: il Real Monte Manso di Scala. Partecipò alla fondazione del Pio Monte della Misericordia e fu incaricato di seguire la costruzione della sede in via dei Tribunali.
Il cicerone Giovan Battista Manso cammina al fianco di altri personaggi come l’Archivario e lo stesso Caravaggio che, con la sua luce e con tutte le sue ombre, diventa protagonista di un piccolo cameo. I due vengono inseriti virtualmente e interpretati rispettivamente dagli attori Gennaro Monti e Massimo Masiello.
Al quadro de Le Sette opere della Misericordia è sovrapposta invece l’immagine in alta risoluzione del fotografo Luciano Pedicini. Inoltre, i personaggi del dipinto, attraverso la renderizzazione, appaiono a rilievo fuori dall’opera, restituendo una realtà immersiva e suggestiva. Il racconto è impreziosito anche da numerose opere degli artisti Gaspar van Wittel, Antonio Joli, Jusepe de Ribera, Andy Wharol per le vedute del Vesuvio, Micco Spadaro per scene di popolo, Luca Giordano per alcuni dettagli che ricostruiscono il periodo della peste a Napoli e Vincenzo Migliaro per la restituzione pittorica della città partenopea.
Alessia Sicuro