Dopo l’annuncio del governo del prolungamento dello stop agli adeguamenti degli stipendi, con la conseguente mobilitazione degli apparati di polizia, il governo si è concentrato sulle possibilità di adeguamento degli salari del reparto della sicurezza.

Dopo settimane di trattative, forse si è finalmente giunti ad una soluzione. Infatti, durante un incontro tra Alfano, Padoan, Renzi, Pinotti e Orlando, secondo indiscrezioni, si è arrivati a mettere a disposizione del comparto di polizia quasi un miliardo di euro. In particolare, 440 milioni saranno messi a disposizione dei vari ministeri, 530 milioni dal governo e 119 milioni saranno prelevati da fondi di perequazioni.

Su questa direzione è stato trovato l’accordo anche con i sindacati, che hanno annunciato il ritiro delle manifestazioni di sciopero, previste per il 23 e il 24 settembre. Il premier aveva bacchettato i sindacati, durante il discorso dei millegiorni, etichettando come inaccettabili le minacce dei sindacati di polizia contro il governo.

Alfano, quindi, mantiene la promessa che aveva fatto qualche settimana fa, quando aveva assicurato ai sindacati di polizia che avrebbe fatto tutto quanto in suo potere per sbloccare gli stipendi. “Il lavoro per reperire le risorse è positivamente avviato” ha dichiarato il ministro dell’Interno. Il Ministro non ha potuto che sottolineare come i sindacati abbiano facilitato la risoluzione della grave situazione. “Mi pare che l’atteggiamento dei sindacati sia un cambiamento di approccio – spiega Alfano – che rende ancor più semplice il cammino e sono convinto che scongiurata l’idea dello sciopero come minaccia possa esserci un incontro anche con il presidente del Consiglio”.

Unico sindacato che ha deciso di disertare l’incontro e confermare le proteste è la “Consulta della Sicurezza”, che accorpa il Sap, il Sappe (polizia penitenziaria), il Sapas (corpo forestale) e il Conapo (vigili del fuoco). La consulta rappresenta circa il 5% del comparto della difesa. Sia Consulta che il “Cartello” trasversale bipartisan (che accorpa sindacati per il 95% della rappresentanza) avevano anche un incontro con Silvio Berlusconi, disertato da questi ultimi. Berlusconi ha incontrato la Consulta assicurando che farà di tutto per sbloccarne gli stipendi. “Mi ha mandato a dire Renzi che è disposto ad incontrarvi se sospendete le mobilitazioni” ha detto Berlusconi all’incontro. Berlusconi sta cercando di fare da paciere nella situazione, spingendo il governo a sbloccare gli stipendi nonostante fu lui stesso, nel 2010, a varare il blocco degli stipendi, “su idea di Tremonti che già remava contro di me” come dice l’ex premier.

Abbiamo promesso a Berlusconi di non scioperare – dichiara il capo del Sappe Donato Capece – ma chiediamo al Presidente del Consiglio di scoprire le carte perché la polizia e i vigili del fuoco non possono ancora una volta essere traditi”.

Francesco Di Matteo

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