– ore 8.45 – Cameron si è congratulato con Salmondo assicurando la devolution promessa durante la campagna elettorale
I’ve just spoken to Alex Salmond, congratulating him on a hard-fought campaign. I’m delighted the SNP will join talks on further devolution.
— David Cameron (@David_Cameron) 19 Settembre 2014
– ore 8.30 – Dopo aver scrutinato 31 sezioni su 32 la vittoria è sicura. Il 44.6% degli scozzesi hanno votato SI all’indipendenza, contro il 55.4% che ha scelto di restare nell’Unione.
– ore 8.20 – Anche Alex Salmond ammette la sconfitta “Dobbiamo partire da questo risultato, sono state fatte delle promesse che vanno onorate”.
– ore 08.12 – Cameron: “Ci saranno delle riforme, insieme alla Scozia ma da Regno Unito. Ora dobbiamo andare avanti, tutti insieme, come Regno Unito”
– ore 04.40 – Dichiarato il quinto risultato: vince il No, ma stavolta di un soffio, 50.1% contro il 49.9% del Sì. Mancano ancora 27 circoscrizioni, fino ad ora è stata scrutinata una parte ancora minima dei voti totali, quindi tutto può ancora accadere.
– ore 04.00 – Dichiarato il quarto risultato: nelle Isole Ebridi esterne vince a sorpresa il No col 58% delle preferenze contro il 42% raccolto dal Sì. E’ un altro risultato pesante per gli “Yesser”, dato che le Ebridi esterne erano considerate una delle aree maggiormente schierate con gli indipendentisti.
– ore 03.50 – Il deputato laburista Jim Murphy ha dichiarato alla BBC che è “deliziato dall’affluenza” e dal coinvolgimento dei ragazzi di 16 e 17 anni nel voto. Ha detto anche che “è ancora troppo presto” per poter dire con certezza quale sarà il risultato finale.
– ore 03.45 – Dichiarato il terzo risultato: nelle isole Shetland vince il No col 64%, il Sì arriva al 36%.
– ore 02.55 – Dichiarato il secondo risultato: anche nelle Isole Orcadi vince il No col 57,76%, il Sì si ferma al 42,24%. Attualmente sono stati dichiarati i risultati di due circoscrizioni su 32 totali.
– ore 02:25 – La vittoria del No nel Clackmannanshire è un risultato pesante per gli indipendentisti, dato che la zona è una delle roccaforti elettorali dello Scottish National Party. Alla notizia gli unionisti invece hanno subito esultato, dato che poco prima della dichiarazione dei risultati avevano dichiarato: “se vinciamo lì, la partita è finita”. Per gli indipendentisti Peter Johnson, leader del gruppo dell’SNP nel West Lothian Council, ha nel frattempo dichiarato: “Le nostre cifre indicano che abbiamo perso nella nostra zona. E’ deludente.“
– ore 02.20 – Dichiarato il primo risultato. Nel Clackmannanshire vince il No col 54%, il Sì ottiene il 46%.
– ore 02.10 – Un imprevisto potrebbe rallentare la dichiarazione dei risultati. C’è stato un grave incidente stradale sull’autostrada A9 nelle Highlands che ha bloccato la strada in entrambe le direzioni, ed il Consiglio delle Highlands ha dichiarato che potrebbe portare a ritardare la dichiarazione dei risultati regionali prevista per le 04.00. Questo potrebbe far sì che il risultato delle Highlands diventerebbero l’ultimo ad essere dichiarato, e sebbene conti soltanto per il 4,5% sugli elettori totali, con dei numeri molto ravvicinati potrebbe essere comunque significativo.
– ore 01.55 – Mentre lo scrutinio dei voti procede a ritmo serrato, il Primo Ministro scozzese e leader dello Scottish National Party Alex Salmond rilascia la sua prima dichiarazione post-voto con un tweet. “E’ stata una giornata indimenticabile. Il futuro della Scozia è realmente nelle mani della Scozia” ha dichiarato.
– ore 00.46 – Secondo il giornalista dell’Independent Chris Green la regina Elisabetta domani pomeriggio farà una dichiarazione sul risultato del referendum scozzese, qualunque esso sia. I collaboratori di Sua Maestà si riuniranno nella prima mattinata a Balmoral, dove si trova attualmente la sovrana, e analizzeranno i risultati per informare successivamente la monarca. La dichiarazione sarebbe una mossa senza precedenti per la regina, che di solito rimane rigorosamente neutrale sulle questioni costituzionali. Domenica scorsa ha parlato del referendum invitando i cittadini a “riflettere bene prima del voto”, senza tuttavia schierarsi apertamente.
– ore 00.40 – Nonostante la previsione di YouGov, i sostenitori del sì sono già scesi in piazza a festeggiare lo storico voto.
(Foto di Mark Runnacles/Getty Images)
– ore 00.30 – Dato finale sull’affluenza: si sono recati a votare circa l’80% degli aventi diritto. Risultato notevole, tenendo conto che storicamente l’affluenza media alle consultazioni elettorali in Scozia si aggira intorno al 40-50% dell’elettorato.
– ore 23.55 – La previsione di YouGov, che ha dato il NO in testa col 54%, ha fatto immediatamente schizzare in alto il valore della sterlina facendolo salire al valore di 1.6440 USD per 1 GBP che sta ulteriormente crescendo in questo momento.
– ore 23.40 – Peter Kneller di YouGov ha dichiarato ai microfoni della BBC: “A rischio di sembrare ridicolo tra qualche ora, posso affermare che c’è la possibilità al 99% di una vittoria del No.“
– ore 23.30 – YouGov, una delle principali piattaforme di analisi delle opinioni politiche, ha twittato la sua ultima previsione: SI’ 46%, NO 54%
– ore 23.00 – Le urne sono chiuse. La decisione sul futuro della Scozia è stata presa. Sky News UK ha annunciato i primi risultati verso le 03.00 italiane e i risultati definitivi tra le 06.00 e le 07.00. Non sono previsti exit-polls.
– ore 21.35 – Nell’ultimo discorso di Cameron, il Primo ministro ha detto per l’ennesima volta che se la Scozia decidesse di lasciare l’unione “gli si spezzerebbe il cuore“. Il Primo ministro inglese ha spiegato che questa decisione, nel caso vincesse il si, è definitiva.
– ore 21.15 – Affluenza record in Scozia. Gli ultimi dati disponibili, risalenti alle 15 ora locale (le 16 italiane) indicano che a quell’ora il 40% degli aventi diritto si erano già recati alle urne. Nei giorni scorsi era già stato battuto il record degli elettori registrati per il voto, che hanno raggiunto il 97% della popolazione residente in Scozia.
– ore 20.30 – Salmond si è rivolto ai suoi sostenitori. “Oggi abbiamo l’appuntamento con il destino, l’occasione della nostra vita. Non abbiamo bisogno di rinascere per essere ancora una nazione, ancora. Abbiamo solo bisogno di credere in noi stessi“. Anche Darling ha rivolto le ultime parole ai sostenitori di Better Together. “Questo voto serve per assicurare il futuro ai nostri bambini e alle generazioni che seguiranno. Possiamo avere la crescita che vogliamo mentre evitiamo il rischio di non avere mai questa crescita“
– ore 15.33 – Un uomo 44enne è stato arrestato per una presunta aggressione fuori da un seggio a Clydebank, vicino Glasgow. Ancora sconosciuti i motivi della presunta aggressione.
– ore 14.25 – Bandiere scozzesi sono apparse nell’est dell’Ucraina, dimostrando il sostegno del Donbass alla causa scozzese.
– ore 14.05 – Ripresa negli scambi a Londra: dopo una partenza lenta la borsa di Londra fa registrare un +0.5%. Intanto alcuni giganti della finanza scozzese, tra cui Royal Bank of Scotland, Clydesdale Bank, Lloyds Banking e il gigante delle pensioni Standard Life hanno annunciato che in caso di vittoria dei SI sposteranno le proprie sedi via dalla Scozia.
– ore 13.51 – All’uscita dal seggio il leader della campagna Better Together e membro del partito Labourista, Alistair Darling, ha dichiarato “E’ stata una lunga campagna elettorale. Stiamo parlando della decisione più importante della nostra vita. Sono fiducioso che stasera vinceremo“
– ore 13.30 – Sondaggio finale per IPSOS Mori che ha effettuato un sondaggio telefonico su oltre mille scozzesi tra mercoledì e giovedì. I NO sono rilevati al 53%, mentre i SI si attestano sul 47%. I risultati di questo sondaggio, quindi, confermano le proiezioni effettuate anche ieri sera che davano in leggero vantaggio i NO.
– ore 13.15 – Primi dati sull’affluenza: alle 10.00 hanno votato il 18.5% degli scozzesi. Ad annunciarlo è Rebecca Gray giornalista scozzese del Glasgow Herald su twitter.
By 10am, 18.5% of Scots had voted! Huge turnout. #indyref http://t.co/SqOykAkhUN
— Rebecca Gray (@Rebecca__Gray) 18 Settembre 2014
In caso di secessione della Scozia questa A farlo sapere sono i portavoce dell’UE che dicono che la Scozia dovrà seguire l’iter descritto dall’art. 49. Si fa ardua, quindi, l’eventuale adesione della Scozia all’UE visto che i trattati chiedono che oltre alla ratifica del Parlamento Europeo ci sia la ratifica di tutti i Parlamenti nazionali. sul tema, oltre al probabile veto della Gran Bretagna. , visto che non può avallare un processo che potrebbe rilanciare le spinte indipendentiste di Catalogna e Paesi Baschi. , che potrebbero creare un precedente per l’ingresso in Europa di Cipro del Nord. Dubbi anche per Ungheria, Repubblica Slovacca, Romania e Belgio.
– ore 12.55 – In caso di secessione della Scozia questa non farà automaticamente parte dell’Unione Europea. A farlo sapere sono i portavoce dell’UE che dicono che la Scozia dovrà seguire l’iter descritto dall’art. 49. Si fa ardua, quindi, l’eventuale adesione della Scozia all’UE visto che i trattati chiedono che oltre alla ratifica del Parlamento Europeo ci sia la ratifica di tutti i Parlamenti nazionali. Ci sono già i primi no annunciati sul tema, oltre al probabile veto della Gran Bretagna. Sicuramente contraria sarà la Spagna, visto che non può avallare un processo che potrebbe rilanciare le spinte indipendentiste di Catalogna e Paesi Baschi. Stessa situazione anche per la Grecia e Cipro, che potrebbero creare un precedente per l’ingresso in Europa di Cipro del Nord. Dubbi anche per Ungheria, Repubblica Slovacca, Romania e Belgio.
– ore 12.40 – Il governatore della Banca Centrale Inglese, Mark Carney, e il Ministro del Tesoro, George Osborne, hanno deciso di non recarsi al meeting del G20, che si terrà questo week-end in Australia, per seguire da vicino l’esito del referendum in Scozia ed essere pronti per intervenire.
– ore 11.45 – Il risultato del referendum potrebbe essere deciso dai giovani. Infatti al referendum hanno diritto a votare anche i 16enni, che stanno facendo un grande lavoro di sensibilizzazione con i parenti più anziani, storicamente più riluttanti a lasciare la corona londinese ma che potrebbero seguire i consigli dei nipoti.
– ore 11.28 – Prime tensioni sui mercati internazionali. La borsa di Londra va sotto di 0.2 punti e la volatilità del rapporto sterlina/dollaro è dieci volte superiore a quella registrata fino ad un mese fa.
– ore 11.10 – In Quebec e in Baviera fanno il tifo per la Scozia. “Dopo toccherà a noi“. Dopo l’esperienza del 1995, quando la regione francofona del Canada non raggiunse l’indipendenza per 1.2 punti percentuali, Jean-Francois Lisee, dirigente del Parti Québécois, ha fatto capire che prenderanno spunto dagli scozzesi per l’immediato futuro. Stessa idea per il Bayernpartei, guidato da Florian Weber, che stanno osservando l’evolversi della situazione e la creazione del precedente scozzese per chiedere l’indipendenza a Berlino.
– ore 11.00 – Dopo aver tenuto una posizione defilata durante tutta la campagna elettorale, Andy Murray, tennista scozzese che da anni, però, vive a Londra ha dichiarato pubblicamente su twitter il suo voto a favore dell’indipendenza della Scozia.
Huge day for Scotland today! no campaign negativity last few days totally swayed my view on it. excited to see the outcome. lets do this! — Andy Murray (@andy_murray) 18 Settembre 2014
– ore 10.30 – Chi sono gli sponsor dell’indipendenza della Scozia? Sean Connery è a favore dell’indipendenza. Secondo l’attore scozzese, l’indipendenza è la migliore occasione per “un futuro migliore per gli scozzesi“. Di tutt’altra opinione è J. K. Rowling. La famosa scrittrice di Harry Potter ritiene che l’indipendenza sia un problema per la Scozia, che non potrebbe nel breve termine assicurare un benessere economico e sociale, come invece assicura il premier Salmond. Posizione defilata per il tennista Murray.
– ore 7.00 – Aperte le urne in Scozia, sono chiamati al voto 4.3 milioni di elettori. Prevista un’affluenza dell’85%
Aperte le urne in Scozia sin dalle 7, per il referendum che tiene la Gran Bretagna e l’Europa tutta col fiato sospeso. Gli ultimi sondaggi hanno parlato di un testa a testa tra i favorevoli e i contrari all’indipendenza della Scozia. I governi europei e non sono quasi tutti schierati a favore della Regina, per mantenere la Gran Bretagna ancora unita. Cameron e Salmond hanno fatto una dura campagna elettorale e mediatica. Cameron ha più volte spiegato agli scozzesi che “insieme si è più forti”, ma lo spirito indipendentista scozzese ha tenuto durante tutta la campagna elettorale.
Europa col fiato sospeso. Tutti i vari movimenti indipendentistici europei stanno aspettando con ansia il risultato scozzese per prendere vigore dalla sperata vittoria. In Catalogna l’ondata indipendentista, che ha raccolto parecchi adepti in questi ultimi anni, spera di far leva sull’esperienza scozzese per rendersi indipendente dalla Corona di Madrid. Stessa situazione per i Paesi Baschi che dopo aver abbandonato la strategia terroristica stanno aspettando con ansia il risultato scozzese. Dall’Italia arrivano messaggi di solidarietà e incoraggiamento dagli esponenti della Lega Nord, che con Borghezio hanno fatto un appello video per l’indipendenza della Scozia e con i deputati hanno sventolato le bandiere di San Marco per l’indipendenza del Veneto.
Le urne resteranno aperte dalle 7.00 alle 22.00 ora di Edimburgo. Libero Pensiero sarà costantemente aggiornato per permettere ai lettori di seguire la vicenda scozzese, che potrebbe essere un crocevia storico per la storia dell’Europa.
A cura di Francesco Di Matteo e Giacomo Sannino