Lo scopo principale della Rai dovrebbe essere quello di promuovere la cultura, non sempre ci riesce, ma in questo caso si può proprio dire che Mamma Rai il suo dovere lo sta facendo e anche bene.

Per il terzo anno consecutivo le Giornate di Primavera chiudono con un progetto in cui la Rai accende i riflettori sui beni culturali in collaborazione con il Fai. Dal 20 al 26 marzo infatti verranno raccontati luoghi e storie che testimoniano la bellezza del patrimonio culturale italiano. Al centro del contributo del Servizio Pubblico ci sarà una maratona televisiva di raccolta fondi a sostegno del Fai: Fondo Ambiente Italiano.

In una recente conferenza stampa di presentazione la presidente della Rai Monica Maggioni ha precisato che: “L’elemento straordinario delle giornate è che ci fanno guardare oltre l’ovvio, cosa estremamente importante in questa nostra epoca in cui c’è la tendenza a vedere solo ciò che è assolutamente evidente. E il fatto che la Rai cerchi di moltiplicare questo ovvio in tante modalità diverse di racconto mi sembra un passaggio interessante”.

Ed ancora il direttore generale Antonio Campo Dall’Orto ha commentato: “Siamo soddisfatti di essere partner di questa iniziativa del Fai, un modo con cui siamo molto vicini alla nostra funzione di missione pubblica. Le Giornate non sono solo celebrazione del patrimonio, ma anche partecipazione e condivisione”.

In questa venticinquesima edizione delle Giornate Fai di Primavera, il 25 e 26 marzo, si aprono le porte su un patrimonio di ineguagliabile pregio artistico e culturale. Possiamo provare a darvi qualche numero: aperture straordinarie in oltre mille siti in quattrocento località d’Italia tra cui duecentottanta luoghi di culto, duecentosessanta tra palazzi e ville, cinquantuno borghi, settanta castelli e torri, oltre che novanta piccoli musei, archivi e biblioteche.

Tra le perle di quest’anno, l’apertura a Roma del Convento di Trinità dei Monti, fondato da San Francesco di Paola nel 1494, e l’apertura della Domus Aurea, la residenza dell’imperatore Nerone. In Calabria si potrà entrare al Palazzo Labonia, nella Chiesa della Panaghia, nel Museo Diocesano e nel Museo della Liquirizia.

Ma sono tanti i luoghi visitabili da Nord a Sud della Penisola. Tra le aperture esclusive, gli appassionati di Napoli potranno entrare a Castel Capuano e visitare l’Isola di Nisida. Nella metropoli lombarda, sono in programma visite a Palazzo Crivelli, uno dei luoghi più prestigiosi della Milano del Settecento. A Siena sarà aperta la Farmacia dell’Ex Ospedale psichiatrico di San Nicolò che conserva una collezione di vasi da farmacia in ceramica e vetri della fine del XVIII secolo. In provincia di La Spezia, a Portovenere, porte aperte alla Fortezza del Varignano mentre in Umbria potrà essere visitato il Deposito di San Chiodo a Spoleto.

Insomma moltissimi siti patrimonio d’Italia aperti a tutti e per chi non potesse muoversi ci pensa la Rai per l’appunto. Un ottimo escamotage per chi è impossibilitato a visitare le meraviglie del nostro bel paese per poterne comunque godere.

Se non è servizio pubblico questo…

Enrica Leone

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