L’Italia è tra i Paesi dove si ricorre maggiormente ai ritocchi estetici, per cui si registra un vero e proprio boom in questo settore. Uomini e donne, nonostante la crisi, vogliono a tutti i costi apparire in forma e sfacciatamente belli.
La cura del corpo è, in fondo, una buona abitudine ereditata anche dagli antichi romani, che tuttavia non ricorrevano certamente agli interventi di chirurgia estetica e ai ritocchini come accade oggi.
La tendenza è in continua crescita sia per le donne che per gli uomini, ognuno dei quali vuole soddisfare le sue esigenze rispetto all’aspetto esteriore. È questo il punto focale che spinge il boom dei centri estetici, sempre popolati da clienti, che riservano un’attenzione maniacale ed esasperata all’apparenza. L’obiettivo non è solo quello di correggere difetti reali o presunti, ma di rimanere esternamente giovani più a lungo possibile.
La società moderna sembra che non possa più sopportare di guardarsi allo specchio e vedere delle rughe del tutto naturali fare capolino, donando al viso anche quel fascino della maturità che non guasta.
Questa bramosia di bellezza a tutti i costi è assecondata anche dai progressi della medicina estetica e dai trattamenti che ormai si possono fare anche in una cabina. Tutto concorre a nutrire l’idea dell’uomo moderno votato all’esteriorità, che un tempo interessava molto di più i VIP che sulla loro immagine basano il proprio lavoro.
Oggi le labbra rifatte, l’uso del botulino per appianare le rughe, il trucco permanente, le ciglia finte, il peeling e, soprattutto, i semplici trattamenti del viso sono ordinaria amministrazione. Gli interventi di chirurgia estetica hanno rivoluzionato l’approccio alla correzione dei difetti e alla valorizzazione o al ridimensionamento delle forme. Sono molto meno invasivi rispetto al passato, possono essere svolti spesso in day surgery e in buona parte dei casi, affidandosi a chirurghi noti, si ottengono risultati lusinghieri.
La ricerca della soddisfazione nel piacersi sembra, insomma, non conoscere limiti neppure in tempo di crisi. Secondo una recente ricerca condotta dalla International Society of Aesthetic Plastic Surgery dopo gli Stati Uniti, il Brasile e il Giappone, c’è l’Italia tra i primi 4 Paesi dove si eseguono più interventi estetici nel mondo. Per essere più precisi sono quasi un milione all’anno, dove le donne superano di gran lunga gli uomini, che le seguono a ruota.
Questi ultimi puntano a eliminare il grasso specialmente nella zona dell’addome, a correggere il naso, ad appianare le rughe e a depilarsi. Le donne, dal canto loro, oltre alla depilazione con il laser e all’eliminazione della cellulite, puntano alla rivitalizzazione dei tessuti, al trucco tatuato permanente, al filler, al botulino per dare un’aria più giovane al viso, in particolare agli occhi e alle labbra.
Tra gli interventi che sono diventati più popolari c’è anche quello di cancellare i tatuaggi, in controtendenza rispetto al passato, quando ornare il corpo era diventato qualcosa di molto comune. Anche in questo caso la moda influisce molto.
L’estetica e gli interventi di chirurgia plastica sono diventati “popolari”, cioè non solo famosi, ma accessibili a tutti. Non è più così raro notare dei cambiamenti più e meno evidenti nelle persone che si incontrano ogni giorno. Per piacersi, insomma, sembra d’obbligo cambiare in base alla percezione che ognuno ha di se stesso nella propria mente.