Chiaiano – Cittadini e istituzioni in assemblea per dire NO a nuove discariche e SI alla riqualificazione del Parco delle Colline.
Martedì scorso nelle sale della Municipalità di Chiaiano ha avuto luogo la prima di una serie di assemblee pubbliche tra cittadini, attivisti e comitati, nate da un percorso di mobilitazione volto a cancellare qualsiasi possibilità di costruzione di una nuova discarica sul territorio come previsto dalla delibera 418 indetta dal Presidente della Regione Vincenzo De Luca.
Al dibattito hanno preso parte più di 150 cittadini e i punti messi in discussione hanno riguardato il problema del destino e della bonifica delle cave inquinate, la necessità di un controllo popolare sulla tombatura e la riqualificazione del Parco delle Colline. Presenti in assemblea anche il vice sindaco di Napoli Raffaele Del Giudice, il sindaco di Quarto Rosa Capuozzo e Franco Ortolani, professore di geologia alla Federico II.
Delucidazioni in merito sono state riportate in una nota pubblicata ieri dal Laboratorio Insurgencia: “Chiaiano ha una storia di lotta che non inizia e finisce con il 2008 e con l’apertura della discarica. Il presidio permanente per anni ha costruito prima le condizioni per la chiusura anticipata della discarica e poi per la riqualificazione dell’area. Oggi lo stesso presidio, insieme a tanti cittadini, esprime innanzitutto la sincera e giusta preoccupazione per il contenuto del piano ecoballe che prevede l’apertura di un ennesimo invaso per rifiuti inerti in una delle cave individuate dal piano Vardè, tra cui c’è anche Chiaiano.
A fronte di questa preoccupazione, che non è affatto strumentale, arrivata come un fulmine a ciel sereno quest’estate mentre si ragionava solo su come costruire la partecipazione popolare alla tombatura e alla bonifica, si sommano le altre preoccupazioni del territorio, alcune emotive, altre giuste, alcune strumentali, altre animate dalla sincera paura che il proprio quartiere sia destinato sempre e solo allo smaltimento dei rifiuti, sia esso ordinario o virtuoso”.
E continua: “Sono le legittime preoccupazioni che stanno dietro l’ipotesi di costruzione di un impianto di compostaggio nell’area della discarica di cui pure si è discusso ieri insieme con il vicesindaco. Preoccupazioni che per noi devono trovare nelle assemblee popolari vere e democratiche il luogo naturale di risoluzione, scontro, confronto. Riteniamo opportuno specificare che abbiamo sempre legato la nostra idea di ciclo virtuoso dei rifiuti a tipi di impiantistica quali il compostaggio, sia aerobico che anaerobico. É tuttavia necessario discutere e imporre un modello di controllo e gestione degli stessi che coinvolga la cittadinanza, senza affidarsi ciecamente alla bontà degli impianti adottati”.
Flora Visone