Italicum Senato: si va avanti, tra emendamenti, discorsi e polemiche. E con una super scrollata passa l’emendamento Esposito chiamato appunto “super canguro”, con il quale il Governo e i parlamentari favorevoli alla riforma della legge elettorale fanno fuori in un solo colpo i circa 35mila emendamenti (sui 47mila) presentati dalle opposzioni, la maggior parte dei quali provenienti dalla Lega.
Scheda: come funzione l’Italicum
Niente da fare invece per i più accaniti frondisti della legge elettorale. Non passano infatti i due emendamenti di Emanuele Gotor, sempre di più colui che ormai al Senato sembra è il capofila della minoranza dem: il primo in particolare prevedeva una quota fissa di eletti tra capilista e preferenze, con una maggioranza per questi ultimi. 176 no, 116 sì e 5 astenuti.
Ma i frondisti, come sappiamo già da ieri con le polemiche interne presenti, oltre che nel PD, anche in Forza Italia, si ritrovano anche nel partito dell’ex cavaliere Silvio Berlusconi. Anche qui la prova del voto ha portato a una divisione ben visibile, prevista tra l’altro da Nitto Palma: ben 10 forzisti hanno infatti votato a favore dell’emendamento Gotor contro i capilista bloccati, 8 i sì dal Gal.
Dal profilo Twitter, Lucio Malan invece ha fatto la conta degli uomini che hanno voltato le spalle, almeno per adesso, al ‘Patto del Nazareno”. Di seguito il link con la foto che ne svela i nomi:
Ecco i voti in dissenso sul primo emendamento Gotor 01.101 pic.twitter.com/rDVxfBGy1G
— Lucio Malan (@LucioMalan) 21 Gennaio 2015
Intanto dal World Economic Forum di Davos, il premier Matteo Renzi ha espresso la sua soddisfazione per questo primo e soffertissimo passo per l’approvazione definitiva della creatura uscita fuori dalla mediazione con Forza Italia: «Darà una leadership chiara e stabilità di governo». Un sistema, l’Italicum, che «darà agli elettori la possibilità di scegliere e di avere una leadership di governo per 5 anni. Davanti al mio governo – continua – ci sono altri 3 anni di lavoro e noi vogliamo creare le condizioni perché sia chiaro il vincitore delle elezioni e la guida del Paese per un periodo stabile, e non con continui cambi.
Stasera, come si apprende dal canale streaming del senato, la seduta riprenderà alle 19, 30. E si immagina sarà una seduta infuocata, in questo che sarà ricordato sicuramente come uno dei passaggi cruciali del Governo targato Matteo Renzi.
Giancarlo Manzi