Silvio Berlusconi, durante un evento alla scuola di formazione politica a Sirmione iniziato venerdì 19 e conclusosi oggi, interviene per mostrare il suo punto di vista in merito ad alcune decisioni governative per questioni nazionali e internazionali che fronteggiano le nostre tv. Ospite atteso per il “gran finale” di partito, chiamato in causa dall’ex ministro all’istruzione Maria Stella Gelmini, trova occasione per dichiarare lo stato di fallimento sentimentale in cui oramai lo ha tratto la politica: “venti anni di battaglie politiche ti tolgono entusiasmo, passione, c’è un po’ di stanchezza”. Forse è per questa spossatezza che propone la risoluzione per le nuove spalle di Forza Italia: “sarebbe bello avere un esercito in campo di azzurri che avesse per bandiera un vecchietto, e tutti gli altri giovani”. Infatti ha presieduto la riunione “ascoltando” le proposte di ragazze e ragazzi riuniti in questo focolare di confronto.
Poi racconta a chi è più più giovane di lui che la politica non desta solo popolarità e soddisfazione, anzi: “me ne hanno fatte così tante, che se non fossi quello che ho dimostrato di essere sarei stato distrutto dieci volte. Mi hanno colpito nella serenità, nel mio tempo, nel mio patrimonio ed anche nella mia vita!” conclude il cavaliere che, tutt’oggi non è completamente libero dalle scartoffie del caso Mediaset, nonostante la Corte di giustizia abbia ammesso un ricorso, appellandosi ai diritti umani di Strasburgo.
In seguito l’imprenditore mette voce anche sulla situazione dell’Ucraina attuale, considerando che le sanzioni contro la Russia potrebbero distorcersi contro l’Italia, a causa dei rifornimenti di gas; egli si sente redentore di una pace tra Barack Obama e Vladimir Putin, sostenendo sottilmente di avere più tenacia di Renzi nell’affrontare grandi uomini mondiali e, infine, conclude dichiarando che “siamo tornati a un clima di guerra fredda”.
Molto critico resta anche sull’avanzata dell’ ISIS, colpevolizzando i percussori dello scenario di guerra in Iraq del 2004.
Neanche riguardo le nuove riforme egli sembra essere soddisfatto: “governo e maggioranza stanno dando vita alla riforma sulla giustizia; speriamo che sani i vizi terribili che rendono ogni cittadino meno sicuro nei suoi beni, nei suoi diritti, nella sua libertà.”
Alessandra Mincone