Era nato come trattamento da utilizzare in alternativa al make up tradizionale, una soluzione per tutte quelle donne che non volevano più perdere troppo tempo con i cosmetici ordinari. Negli ultimi anni l’intervento di natura estetica è letteralmente esploso conquistando una fetta di mercato rilevante, ed oggi si assiste alla sua proliferazione anche per quel che riguarda il settore della formazione.
Si parla di trucco permanente, vera e propria svolta per tantissime donne che hanno potuto cambiare la propria vita grazie a questo trattamento soft, non invasivo né doloroso. Un approccio che si basa sull’arte della pigmentazione della cute, quindi sul ricorso a pigmenti di colore per generare un effetto estetico desiderato.
Come funziona?
Ed è proprio questo il meccanismo del trucco permanente: si procede inserendo sotto la pelle pigmenti di un colore che deve avere la particolarità di essere anallergico ed assorbibile dalla cute così da scomparire senza lasciare traccia dopo qualche mese.
Grazie a macchinari con piccoli aghi il pigmento viene depositato sotto la cute, sul viso, nelle aree da trattare, che solitamente sono quelle riferite ad occhi, labbra, sopracciglia. L’effetto generato tende a permanere (da cui trucco ‘permanente’) per diversi mesi, andando poi a scomparire gradualmente. Non si tratta quindi di un tatuaggio, bensì di una tecnica di pigmentazione estetica.
Il mondo della formazione nel trucco permanente
E, come si diceva, il settore negli ultimi anni è letteralmente esploso e le richieste si sono moltiplicate: proprio in virtù di questo si è assistito alla proliferazione dei corsi di formazione in materia di trucco permanente.
Un discorso trasversale, riferito a tutta Italia, come si può vedere sul sito www.corsitruccopermanente.net che offre servizi di formazione dal Nord al Sud. Perché nel concreto le richieste per trattamenti di questo genere arrivano da ogni dove, ed allora è indispensabile poter contare su un personale formato in grado di governare al meglio il trattamento.
Il trucco permanente non rientra nella categoria degli interventi invasivi, non prevede ricorso a bisturi o tecniche chirurgiche; è comunque indispensabile che ad applicarlo sia un professionista apposito, formato in materia, noto come dermopigmentista.
Ecco allora l’importanza della formazione anche in questo settore: un microcosmo che si sta allargando sempre di più e che da qui al futuro prossimo avrà necessità di inserire al proprio interno tante altre figure professionali.