sterlina d'oro
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Sterlina oro gold sovereign, letteralmente sovrana d’oro in inglese, non è semplicemente una moneta, ma una vera e propria icona, diventata presto simbolo di un’intera nazione. E la sua storia, dalle radici ben lontane, iniziata sotto il regno di Enrico VII, continua tutt’oggi a distanza di secoli a conservare fascino e curiosità anche tra i non addetti ai lavori.

La moneta d’oro inglese fu coniata per la prima volta nel 1489 per volere del re Enrico VII. Ai suoi albori aveva un valore nominale di 20 shiling, equivalente a una sterlina, ma non riportava un’indicazione del valore facciale. La prima moneta d’oro inglese portava inciso sul dritto il ritratto di Enrico VII seduto sul trono, rivolto di faccia, mentre sul rovescio lo stemma reale con la rosa dei Tudor. Se pensiamo al suo valore in origine la sterlina d’oro, inizialmente, valeva 23 carati e pesava mezza oncia troy, ovvero 15,6 grammi. Successivamente re Enrico VII ridusse la purezza a 22 carati: lo standard di riferimento vigente tutt’oggi. Il peso della sterlinaoro è diminuito negli anni fino a quando nel 1816 non fu stabilito l’attuale di 0,2354 once troy (7,32 grammi). Oltre alla sterlina oro, negli anni, sono stati coniati tagli da cinque sterline, due sterline e i dieci shilling, detta anche “mezza sovrana”. Ma soltanto sovrana e mezza sovrana sono state coniate per la circolazione.

Per diverso tempo, dal 1604 al 1836, in epoca pre-vittoriana, la sterlina d’oro non venne coniata. La coniazione riprese solo nel 1837 su decisione della regina Vittoria. In quest’occasione venne anche modificato il rovescio della sterlina d’oro: non più lo stemma reale della rosa dei Tudor, ma l’opera dell’italiano Pistrucci, il “San Giorgio che uccide il drago”. L’attività di coniazione proseguì poi fino all’inizio della Prima guerra mondiale, quando il Regno Unito uscì ufficialmente dal Gold standard. Da allora, fino al 1932, le sovrane vennero coniate solamente nelle sedi australiane (Melbourne, Sydney, Perth) e a Bombay, Ottawa e Pretoria. La produzione riprese poi nel secondo dopoguerra, dal 1957.

La produzione sistematica è proseguita fino al 1982 per essere poi interrotta: furono coniate solo sterline oro Proor, ovvero con fondo a specchio. Ma dal 2000 è ripresa anche la coniazione precedente. Ora la Sovrana viene coniata alla Royal Mint in Pontyclun, Mid Glamorgan, Galles, con un metallo prezioso custodito separatamente dal resto della Zecca, sotto la sorveglianza del Ministero della difesa. Nella versione attuale la moneta coniata conserva sul rovescio l’effige di San Giorgio che uccide il drago e sul dritto il quarto ritratto della regina Elisabetta II.

In base alla legge Great Recoinage, dal 1816, la Sovrana viene coniata seguendo regole e caratteristiche ben precise: 22,05 mm di diametro, con un peso Lordo di 7,98 g, 22 carati, con titolo (millesimi) a 0,9167. Per quanto riguarda il contenuto di oro puro si trovano 7,32 grammi e 0,2354 di oncia troy.

Infine è bene ricordare il tema delle quotazioni: la sterlina è la più diffusa moneta d’oro da investimento fra i risparmiatori. La sua quotazione, dunque, è legata sia al quantitativo di oro che all’andamento del metallo in Borsa. Sul sito londinese LBMA dedicato all’oro e all’argento è possibile trovare una panoramica utile sugli andamenti di prezzo e di mercato. E anche se la diffusione di falsi nelle monete in oro da investimento è un evento raro, è sempre utile possedere fonti affidabili, come ad esempio il portale dedicato alle sterline d’oro www.sterlina-oro.info, dove trovare informazioni su copie false, acquisto e vendita, valore di quotazione e figure professionali.

Pasquale De Laurentis

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