Sulla collina più suggestiva di tutta la città di Napoli, sorgono i resti archeologici e storici che dimostrano la grandezza e la potenza di Partenope nel corso dei secoli: è per questo che l’appuntamento di oggi con il Ventre di Napoli ci porta alla scoperta del parco archeologico di Posillipo.
Nel quartiere Pausilypon dal 2009 è stato riaperto al popolo di Napoli e ai turisti della città il parco archeologico di Posillipo: è possibile accedervi tramite la discesa Coroglio 36, passando per la splendida Grotta di Seiano.
Posillipo era la meta preferita degli antichi romani: basti pensare che dopo la battaglia di Azio nel 31 a.C. svoltasi tra Cesare Ottaviano e Marco Antonio, il liberto Publio Vedio Pollione decise di riposare le proprie membra e di esercitare l’otium proprio in questa oasi naturale: fece difatti costruire la propria villa e un piccolo anfiteatro.
Il parco archeologico di Posillipo è una vera e propria riserva naturale ricca di spoglie e reliquie: sono tante le testimonianze che ci sono pervenute dall’antichità che mettono in luce l’importanza di Napoli e di uno dei suoi luoghi più affascinanti. Tra i reperti più importanti bisogna senza dubbio menzionare la grotta di Seiano: nata per volere del prefetto Lucio Elio Seiano nel I secolo d.C., si tratta di un lungo traforo che collega via Coroglio a Bagnoli con il vallone della Gaiola, passando per la baia di Trentaremi. La grotta di Seiano è lunga circa 770 metri ed è ricca di cunicoli e strade secondarie: per questo motivo è stata da sempre luogo di scampo per i soldati e per i combattenti, a partire dal periodo borbonico fino alla seconda guerra mondiale.
Un’altra zona facilmente raggiungibile tramite la grotta di Seiano è la villa imperiale di Pausilypon: costruita nel I secolo a.C su ordini del cavaliere romano Publio Vedio Pollione, dalla villa sita nel parco archeologico è davvero possibile ammirare tutto lo splendore del paesaggio che si affaccia sul golfo più romantico di sempre. A villa imperiale soggiornò anche Augusto: in tal modo divenne una residenza imperiale a tutti gli effetti. Tra i resti rinvenuti nel corso dei secoli ci sono quelli di un acquedotto: ciò era simbolo di opulenza per chi vi soggiornava. Ma a villa imperiale non poteva di certo mancare il divertimento: difatti tutt’oggi, grazie al lavoro di archeologi e esperti, si possono visionare i resti dell’imponente teatro dell’Odeion, il quale poteva ospitare fino a 2000 persone. A Napoli, così come a Roma, era diventato semplice e scontato affiancare alle ville imperiali i grandi anfiteatri in cui era possibile assistere ai combattimenti di belve, uomini e animali.
A fare da contorno al parco archeologico che si estende lungo la collina più suggestiva di Napoli, è il Palazzo degli Spiriti nei pressi di Marechiaro e il parco sommerso della Gaiola, che dal 2002 è stata dichiarata area protetta marina.
Il parco archeologico di Posillipo è rimasto chiuso per alcuni anni a causa di lavori di ristrutturazione e di restauro: è tornato a essere visitabile a partire dal maggio dei monumenti del 2009. È stata proprio questa l’occasione giusta per riportare alla luce una delle bellezze di Napoli che sembrava oramai essere stata dimenticata da tutti: attraverso alcuni piani di rilancio, oggi è diventata una delle mete più gettonate dai turisti e dagli stessi partenopei.
Tutti coloro che vengono in visita a Napoli, non possono fare a meno di ammirare Posillipo e il suo panorama mozzafiato. Dall’alto della collina, un po’ di brezza muove i capelli e gli occhi si illuminano ammirando cotanta bellezza. Tutto ciò che è possibile immaginare nei propri sogni diventa realtà: Napoli non smette mai di sorprendere nonostante sia una città con problematiche legate alla cultura e al rilancio del proprio patrimonio artistico. In realtà, considerando questo caso specifico, non è stato necessario chissà quale e quanto sforzo: la più importante città della Magna Grecia non ha mai avuto bisogno di rilanci particolari; ha sempre avuto i propri assi nella manica e ha giocato e vinto facilmente ogni tipo di sfida. Allora ci rendiamo conto che i vecchi detti non sbagliano mai:
“Vedi Napoli e poi muori”
Cultura, architettura, natura e storia: il parco archeologico di Posillipo è certamente uno dei fiori all’occhiello di questa città. Non solo perché sorge nel punto più speciale della città, ma soprattutto perché mostra l’incontro tra passato e presente, infinità e finitudine, antico e moderno. Mostra l’immagine di una città gentile, in cui cielo e mare diventano un tutt’uno, rievocando alla mente del visitatore l’immagine di luoghi bucolici e rilassanti. Ecco perché dall’alto del parco archeologico di Posillipo o durante la traversata delle grotta di Seiano, è possibile abbandonare tutti i cattivi pensieri e le preoccupazioni che annebbiano la nostra mente per lasciarci cullare dal suono del mare e delle sue onde in uno scenario senza eguali.
Arianna Spezzaferro