Verrà inaugurato venerdì 25 Novembre, il nuovo Centro anti-violenza Dafne presso l’Ospedale Cardarelli di Napoli.
Il centro è stato anti-violenza Dafne è stato collocato al piano terra, padiglione M, ed è il risultato di un lungo lavoro e di oltre un anno di corsi di formazione che hanno coinvolto tutto il personale medico ed infermieristico dell’ospedale, istruito ad individuare precocemente i possibili segni di violenza su donne che per paura o altre motivazioni cercano di nascondere la verità delle percosse. In caso di sospetta violenza verrà applicato un codice PR (Percorso Rosa) sulla cartella clinica della paziente, che verrà trasferita in un’area apposita a garantirne protezione e privacy.
«È l’inizio di un percorso al quale teniamo in modo particolare – afferma il Direttore Generale del Cardarelli, Ciro Verdoliva – in un pronto soccorso come il nostro, che ogni anno intercetta decine di migliaia di pazienti, non potevamo non dedicare un’attenzione particolare a quei segnali dietro i quali si maschera la violenza»
Aggiunge: «A regime il ‘percorso rosa’ porterà all’introduzione di una speciale cartella clinica ‘blindata’ dove il verbale di pronto soccorso ed i dati clinici della paziente saranno consultabili solo dalla Direzione Sanitaria dell’ospedale e dalla responsabile di Pronto Soccorso».
Presso il Centro Dafne le pazienti potranno fare affidamento sul sostegno psicologico garantito dall’Associazione Salute Donna, oltre che sulla consulenza necessaria ad inserire nella cartella clinica un referto che dia valore legale al danno psicologico causato da violenze fisiche e/o morali.
La facciata della struttura ospedaliera è tinta di rosso, colore notoriamente associato alle vittime di femminicidio, e così rimarrà fino al 25 novembre, ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, per la quale è previsto, oltre all’inaugurazione del Centro Dafne, l’evento “Mai più sola” presso la stessa Azienda Ospedaliera (aula Moriello, 2° piano dell’edificio monumentale padiglione N).
Marta Buono
Bell’articolo, e sopratto bella iniziativa, che va divulgata alle persone vicine alle donne che subiscono soprusi, per il validissimo servizio che mette in campo. Peccato la vicinanza di elezioni, che naturalmente è nel gioco e non mi sento di criticarla, ma se intravedo bene una certa nobiltà nelle premesse di pensiero nel Governatore, che vuole apparire un duro, e tosto lo è, vorrei vedere questa venir fuori più chiara, e vederlo affiancato da pari, e da altri validi e convincenti x tutti, E’ un augurio.
Il nostro Vincenzo De Luca, l’ho seguito intervistato da un amabile conduttore su rete campana mostrando la sua parte pacata, e devo dire che a me personalmente ispira intuitivamente una certa simpatia, amo le persone che fanno, concrete, mi dispiace che solo attraverso la politica, questa politica che in Italia sa farsi veramente poco amare, Egli debba agire.