A Berlino, a Innotrans, una delle fiere internazionali più importanti dedicate all’industria delle ferrovie, è stato presentato il Frecciarossa 1000, che rivela nuove sorprese, le quali, probabilmente, potrebbero rivoluzionare la mobilità sull’altà velocità.
Lo stand della Finmeccanica, composto da Ansaldo Breda, Ansaldo Sts e Selex Es, aveva al suo interno il modello del nuovo Frecciarossa 1000, alla presenza del ministro dei trasporti, Maurizio Lupi e l’amministratore delegato di Trenitalia, Michele Mario Elia.
Il treno è lungo 8 carrozze, con 447 posti a sedere, le classiche quattro fasce di clientela, per un costo di 30 milioni di euro.
Prodotto da Ansaldo Breda nello stabilimento di Pistoia, per, ovviamente, il committente Trenitalia, era stato aggiudicato nel 2013 per 1,5 miliardi di euro, con ben 50 nuovi modelli sulla rete ferrovia italiana, i cui, i primi, partiranno in concomitanza con l’Expo, ovvero nel giugno del 2015 e destinati a rivoluzionare il sistema dei trasporti nazionale.
Le velocità toccate dal Frecciarossa 1000, infatti, saranno strabilianti, potendo toccare i 350 chilometri all’ora, seppur, questa, è una velocità autolimitata, in quanto il mezzo potrebbe raggiungere i 400 e potrà abbassare i tempi di percorrenza in maniera considerevole:
un Frecciarossa attuale, infatti, senza alcuna fermata intermedia, ci mette mediamente due ore e cinquanta minuti, se non qualcosa di più, mentre, il Frecciarossa 1000 promette di percorrere l’intera tratta in due ore e venti minuti.
Il suo ingresso costituisce, inoltre, un progetto interessante anche per l’Europa, in quanto Trenitalia non promette soltanto che sia possibile collegare un convoglio a un altro, potendo, quindi, di fatto, raddoppiare la capienza, ma, anche, di viaggiare in diversi paesi Europei, tra cui Francia, Germania, Spagna, Austria, Svizzera, Paesi Bassi e Belgio.
Il primo Frecciarossa 1000 verrà intitolato a Pietro Mennea, in onore dell’atleta, morto nel 21 dicembre 2013.
Fabio Scala