L’ostaggio francese Hervè Pierre Gourdel, rapito lunedì in Algeria dal gruppo affiliato all’ISIS dei Jund al Khilafah (soldati del Califfato), è stato decapitato.

Il filmato dell’esecuzione, intitolato “Messaggio di sangue per il governo francese”, è stato diffuso sui social network dai simpatizzanti dello Stato Islamico, e arriva dopo un primo video in cui il 55enne francese rapito chiedeva a Hollande di fermare i raid francesi contro l’ISIS per salvargli la vita. In seguito al video il primo ministro francese Manuel Valls ha dichiarato che non avrebbe negoziato in alcun modo con i terroristi,  affermando che “i terroristi non possono interferire nelle politiche del nostro paese”. e la tragica risposta della Jihad è arrivata oggi.

Nel filmato, lungo quasi cinque minuti, quattro uomini con dei kalashnikov in pugno leggono un comunicato in lingua araba con l’ostaggio in ginocchio davanti a loro, che successivamente prende la parola per lanciare un messaggio alla famiglia appena prima di essere sgozzato.
Il ministro degli esteri francese, Laurent Fabius, ha già dichiarato che “non ci faremo intimidire, non cederemo alle loro minacce. Continueremo a sostenere il governo iracheno”, e il presidente François Hollande ha confermato che “Le operazioni militari francesi contro l’Isis in Iraq proseguiranno”.

I jihadisti hanno decapitato anche  un ostaggio tuareg rapito nei giorni scorsi nel nord del Mali poiché “spia dei francesi”. La sua testa è stata trovata poggiata sui banchi del mercato di una cittadina vicino Timbuctu. I sospetti ricadono su dei presunti miliziani dell’Aqim, un gruppo nordafricano affiliato ad Al-Qaeda.

Goudel era originario di Nizza, di professione faceva la guida alpina ed era in Algeria per una gita. L’esperto del mondo arabo Naoufel Brahimi in un intervista a France Info ha spiegato che sarebbe stato individuato e catturato tramite gli spostamenti da lui postati sul suo profilo Facebook.

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