Vi è mai capitato di fermarvi a parlare con un amico di quanto un tempo i videogiochi fossero più belli? Magari ricordando qualche titolone del passato che ormai non riuscite più a giocare sul vostro PC perchè ingestibile, o perchè reso inservibile dall’usura del tempo? Il tutto, generalmente, fissando i lavori stradali e commentando il fatto che quei tubi andrebbero messi in modo diverso?
Se avete risposto sì ad almeno una di queste domande, e non posso che augurarmi siano la prima o la seconda, allora sappiate che le vostre preghiere sono state esaudite: esiste un luogo dell’Internet chiamato Good Old Games che potrebbe fare assolutamente al caso vostro. Si tratta di un progetto iniziato da alcuni ragazzi polacchi nel 2008, che propone l’acquisto di titoli generalmente datati (anche se, in tempi molto recenti, hanno aperto le porte al mercato dello sviluppo indipendente) e resi disponibili anche sui sistemi più recenti a prezzi assolutamente convenienti.
Nel loro catalogo, che conta ormai quasi 900 giochi, possiamo trovare di tutto e di più: si va da Sim City 2000 a Baldur’s Gate, passando per The Witcher e la serie di Commandos, piuttosto che Might & Magic o Lands of Lore, Wing Commander, Prince of Persia, Settlers, Sensible Soccer… Insomma, giochi di tutti i generi e per tutti i gusti. Dov’è l’inghippo, chiederete voi. Probabilmente immaginate già sistemi draconiani di protezione, guardie armate che controllano l’uso che farete dei giochi scaricati, complicatissimi congegni di puntamento e tracciamento… In realtà tutto questo non esiste.
Come funziona
La politica di GOG è tanto semplice quanto sconvolgente: “Hai comprato il gioco, è tuo. Fanne ciò che ritieni più giusto fare“. Rileggete pure la frase, non c’è fretta. Non si tratta di un errore di battitura, nè tantomeno di un miraggio: TUTTI i giochi su GOG sono rigorosamente DRM Free, ovverosia privi di protezione. La politica stessa di GOG è basata sul diritto di PROPRIETÀ del gioco, e non sull’UTENZA del gioco stesso sotto licenza come accade su altre piattaforme, permettendo quindi di disporne nella maniera che si ritiene più giusta ed appropriata nei limiti della legge e, mi permetto di dire, del buonsenso (potete salvarli su un disco, ad esempio, ma non rivenderli o permetterne il download libero).
Prima che corriate al bar per far stappare una bottiglia di spuma, però, sappiate che non è finita qui: insieme al gioco, infatti, avrete a vostra disposizione dei cosiddetti “goodies” che varieranno di titolo in titolo. Nella stragrande maggioranza dei casi avrete a disposizione un manuale in formato PDF assolutamente identico a quello cartaceo dell’epoca, eventuali contenuti extra (libro degli indizi, guida al gioco, lore aggiuntivo), sfondi, la colonna sonora… Chiaramente senza dover aggiungere un centesimo all’acquisto effettuato.
Ok, ma quanto mi costa?
Ancora non vi basta? Settimanalmente, in occasione delle feste più importanti, o semplicemente perché ne hanno voglia, sono presenti offerte e sconti su generose porzioni del catalogo che possono raggiungere, udite udite, anche il 90% del prezzo di listino. Prezzo che, peraltro, è legato alla politica del “fair pricing“: a differenza di altre piattaforme la conversione Euro – Dollaro non è di 1:1, ma è legata all’andamento della moneta. Pertanto, se un gioco costasse 2$, non dovremmo pagare 2€, ma il corrispettivo in euro di quella cifra. Da notare anche la presenza, per diversi giochi, di versioni compatibili anche con sistemi OSX (Mac) e Linux.
Tuttavia, neppure GOG è perfetto: data l’oggettiva anzianità di molti titoli, e l’assenza (per ora) di una piattaforma per il multiplayer, è molto difficile riuscire a giocare insieme ai propri amici al di fuori di una LAN (rete locale). D’altra parte, non è forse stato così fino a non molti anni fa? In fin dei conti, questa costrizione (temporanea, in quanto pare essere in elaborazione una piattaforma per il gioco online) potrebbe persino rivelarsi una simpatica scusa per riallacciare rapporti e, perché no, farsi due risate ed una birra insieme, giocando ancora una volta come quando si era ragazzini.
Tex Willer