Sappiamo delle fatiche negli ospedali da parte del personale sanitario, della precarietà degli anziani nelle diverse RSA, di preghiere e provvedimenti legislativi messi in campo contro il Covid-19, ma quanto sappiamo dei bambini, delle loro emozioni e dei loro pensieri maturati durante il difficile periodo della pandemia? Per rispondere a questo non trascurabile interrogativo, a Bologna, nasce la mostra “I sogni dei Bambini”, realizzata dal Comitato Provinciale UNICEF Bologna e dalle Scuole Amiche in collaborazione con BimboTu, FANEP – Associazione Famiglie Neurologia Pediatrica, Piccoli Grandi Cuori, Granello di Senape, Mondo Donna, Bambini e Genitori.
Dunque, l’infanzia, il delicato periodo in cui si cominciano a formare gli animi dei più piccoli, con i suoi aspetti emozionali diventano, sullo sfondo della pandemia, i protagonisti della mostra. Voluta dal Comitato Provinciale UNICEF Bologna, “I sogni dei Bambini” si propone di accompagnare gli adulti attraverso uno “scrigno” di pensieri emersi durante la Pandemia in tanti bambini e bambine. L’appuntamento è alle ore 10 di martedì 23 novembre presso la SalaBorsa di Bologna, fino al 4 dicembre 2021. All’inaugurazione, aperta a tutti i cittadini, interverrà Matteo Lepore Sindaco di Bologna, Raffaele Pignone Presidente Comitato UNICEF Bologna, Don Davide Baraldi Vicario Episcopale Chiesa di Bologna, Clede Maria Garavini Garante per l’infanzia e l’adolescenza dell’Assemblea Legislativa ER, Carmela Pace Presidente UNICEF Italia.
“In questo tempo segnato dalla presenza del COVID-19 – spiega il presidente di Unicef Bologna Raffaele Pignone – i bambini e le bambine sono stati tra i più assenti del dibattito nazionale, riservato ad esperti della materia e del mondo scientifico. I più piccoli comunque hanno portato avanti i loro “sentimenti”, emersi a casa e a scuola grazie al lavoro dei docenti che a distanza, li hanno seguiti nel percorso didattico. Con questa mostra rinasce uno spazio all’infanzia e all’adolescenza, nel cuore del centro cittadino, per dare un segnale importante in tema di Diritti e di futuro che gli stessi bambini comunicano attraverso i disegni” – conclude il dott. Pignone.
Disegni, frasi e poesie diventano la voce di un’infanzia contaminata dal pericolo pandemico, ma che, nonostante tutto, riesce a trovare nell’innocente forza dei bambini l’energia per valicare le difficoltà e fertilizzare un terreno di speranze future.
Per chi fosse impossibilitato a visitare personalmente la mostra, potrà avvalersi, per alcuni disegni, di un supporto cartaceo: “I bambini al tempo del lockdown”, edito da Pendragon a cura di Mirella Facchini, insegnante della scuola elementare di Argelato. L’opera sarà presentata durante la mostra in presenza di altri bambini di diversi istituti scolastici, che allieteranno la giornata portando musiche e canzoni.
L’idea nasce da un’iniziativa del Comitato UNICEF di Bologna con la partecipazione degli alunni delle scuole della provincia. Durante la mostra, inoltre, saranno esposti i lavori realizzati dai bambini ricoverati negli Ospedali di Bologna, i disegni sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza secondo la Convenzione ONU; nella galleria troverà posto una raccolta di immagini e volti di bambini durante la pandemia a cura del fotografo Massimiliano Martorelli, una selezione di scatti tra strade, piazze e monumenti di Bologna durante il lockdown realizzate da Luciano Nadalini fotografo e un’interpretazione dei disegni in mostra a cura di Anna Maria Casadei. Alla mostra parteciperà anche l’Istituto – “amico” delle iniziative Unicef – Gaetano Salvemini di Casalecchio di Reno attraverso i quadri sulla strage del 1990.
“I sogni dei bambini” è, tra le altre cose, un’occasione per rendere omaggio ai 75 anni di attività di UNICEF. Nato l’11 dicembre 1946 per aiutare i bambini al termine della Seconda guerra mondiale, oggi il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia opera a 360° per la sopravvivenza, la protezione e lo sviluppo dei bambini e degli adolescenti di tutto il mondo. L’UNICEF è da sempre in prima linea nelle emergenze umanitarie, non solo con l’invio di aiuti di primo soccorso ma anche con programmi di sostegno psicologico per i bambini traumatizzati dai conflitti o dalle catastrofi naturali. Anche durante la pandemia l’UNICEF è scesa in campo, alla guida della più grande operazione di fornitura e distribuzione di vaccini mai operata nella storia: COVAX Facility, la partnership internazionale sottoscritta da 190 Stati (Italia inclusa).
La mostra è, in sostanza, un’occasione per ricordare il bene che può continuare a esistere nonostante il grigio di alcuni periodi.
Alessio Arvonio