vitigno Vermentino

Il vitigno del Vermentino nel corso degli anni più recenti è stato protagonista di una crescita costante, grazie al graduale espandersi nel nostro Paese della sua coltivazione. Si è riscontrato, al tempo stesso, un notevole incremento del livello di qualità, per merito del grande impegno dei produttori che hanno saputo cogliere e sfruttare le potenzialità del vitigno e assecondare le richieste e le necessità del mercato. Ma quali sono le origini del Vermentino? Nelle prossime righe proveremo a capirne di più.

Una storia misteriosa

Quella del Vermentino è una storia per certi versi immersa nel mistero, come dimostra il fatto che neppure i più grandi esperti di enologia, nel corso degli anni, sono stati in grado di trovare risposte certe in merito. Alcuni studiosi hanno ipotizzato che le origini del vitigno debbano essere ricercate in Spagna: da qui avrebbe compiuto un lungo viaggio verso la Corsica, e in seguito sarebbe sbarcato in Sardegna. Ma c’è anche chi propende per l’ipotesi contraria, e cioè che il percorso compiuto dal vitigno a bacca bianca sia stato esattamente quello inverso. Quel che è sicuro è che il Bollettino Ampelografico risalente al 1877 non riportava il Vermentino fra le varietà che all’epoca erano coltivate in Sardegna.

Tra Sardegna e Toscana

Abbiamo parlato di Sardegna, e in effetti sugli oltre 4mila ettari coltivati nel nostro Paese circa 3.300 sono messi a dimore proprio nell’isola di Ichnusa; segue al secondo posto la Toscana, con un totale di 544 ettari. Gli appassionati del settore sono consci del fatto che il Vermentino tende a esprimersi al meglio in presenza di terreni poveri e situati in prossimità del mare, in zone soleggiate, vista la sua capacità di tollerare senza problemi il sale marino: in Toscana, le principali zone geografiche che corrispondono a questo identikit sono quelle dell’Isola d’Elba e della Maremma livornese.

Il vitigno Vermentino: il colore, le foglie e tutte le altre caratteristiche

Come si è già messo in evidenza, quello del Vermentino è un vitigno a bacca bianca, con acini che di solito hanno una forma sferoidale, lievemente allungata, e dimensioni medio grandi. I grappoli, a loro volta, sono di dimensioni medie o grandi; hanno una forma a piramide o a cilindro e in genere sono spargoli, vale a dire con acini radi. Quasi sempre il colore tende al giallo, con sfumature verdastre o ambrate: la gradazione varia a seconda di quanto la pianta è stata esposta alla luce del sole. Le foglie, di dimensioni medie o grandi, hanno una forma pentagonale e sono costituite da cinque lobi; la buccia degli acini, infine, è pruinosa, vale a dire rivestita da un lieve velo di colore biancastro formato dalla pruina, una sostanza cerosa grazie a cui la superficie rimane impermeabile e protetta.

La produzione del Vermentino

Il Vermentino da vendemmia tardiva, il Vermentino passito, il Vermentino spumante e il Vermentino sono alcuni dei vini in cui il Vermentino rappresenta il vitigno principale. Il disciplinare di produzione riferisce la necessità di usare per tali vini non meno dell’85% di uva Vermentino, mentre la quota rimanente può essere costituita da uve di altri vitigni, a patto che si tratti sempre di vitigni a bacca bianca e che siano adatti alla coltivazione in Toscana, eccezion fatta del Moscato bianco. La provincia di Massa Carrara, quella di Lucca, quella di Livorno e quella di Grosseto sono quelle in cui il Vermentino di Toscana viene coltivato in maniera più consistente, anche se la coltivazione risulta autorizzata anche nel resto della regione. Da qualche anno a questa parte nell’area della Maremma si è assistito a un notevole aumento dei terreni vitati a Vermentino.

Dove comprare il Vermentino

Per comprare Vermentino di alta qualità si può fare riferimento al sito web RascionieCecconello.it, che permette di conoscere una realtà che dalla fine degli anni ’80 è un punto di riferimento nel settore enologico in Toscana. Rascioni e Cecconello si dedica all’agricoltura biologica, e propone una grande varietà di servizi che hanno a che fare con l’enogastronomia della Maremma: non solo la produzione di vini grazie a una cantina di prestigio, ma anche un agriturismo a disposizione di tutti coloro che desiderano essere accolti in Maremma e sperimentare un soggiorno autentico.

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