NAPOLI- Scale mobili interrotte, urla e schiamazzi all’interno della metro, caos nelle carrozze per l’improvviso azionamento del freno di sicurezza. Per qualche ora la metro Linea 1 di Napoli ha subito gravi disagi ed interrotto il servizio. Apparentemente niente di grave: dei giovanissimi ragazzi napoletani, infatti, tra i 16 e i 19 anni, per divertimento becero, hanno disturbato la quiete pubblica, rendendo impossibile l’utilizzo della metropolitana. Le stazioni prese d’assalto dalla baby-gang sono quelle di Vanvitelli, Montecalvario e Piscinola. Atti di vandalismo gratuito che preoccupano la municipalità. Non è la prima volta che si assiste a scene del genere. La metropolitana è il luogo preferito per le baby-gang, perché priva di un’adeguata sicurezza. Durante il Nutella Day del maggio scorso, ad esempio, ci furono forti disagi causati da un avvenimento simile e molte furono le persone che non riuscirono ad usufruire del servizio metro per raggiungere l’evento. Questi ragazzi riescono quasi sempre a farla franca, agendo indisturbati per mancanza di controlli, nonostante le telecamere di sicurezza. Il problema delle baby-gang è certamente più articolato e profondo, e non si ferma certo agli atti vandalici. Tutto parte dalle famiglie e dalla scuola. È proprio durante le ore scolastiche, infatti, che si presentano le prime forme di bullismo. Non ci si può aspettare che i professori facciano anche da psicologi e da assistenti sociali, ma che abbiano l’obbligo di prendere provvedimenti e magari denunciare è fuor di dubbio. Non è certo robetta da poco ciò che accade dentro e fuori dalle scuole. L’indifferenza non è altro che un’aggravante del problema. Poche sono le denunce da parte degli utenti della metropolitana, purtroppo, e ciò non aiuta ad attenuare il fenomeno che è ancora troppo sottovalutato. Per ora, l’unico provvedimento preso da chi gestisce la Metro Napoli è l’aumento della security e il potenziamento della presenza di ronde e unità cinofile.
Agnese Cavallo