La manualità insuperabile dei mastri presepisti partenopei volerà a breve oltreoceano portando con sé un groviglio inscindibile di storia e tradizione:
difatti, a partire dall’otto dicembre, in occasione del giubileo indetto straordinariamente da Papa Francesco, New York esporrà nella Shrine Church of the Most Precious Blood ,in qualità di simbolo della Misericordia, un maestoso presepe frutto della minuziosa arte napoletana.
A realizzare la suggestiva rappresentazione plastica sono stati i fratelli Raffaele, Eduardo ed Emanuele Scuotto, proprietari della bottega artigiana “La Scarabattola”, ubicata in via dei Tribunali. Il presepe, di dimensioni imponenti, conta più di cento elementi: pastori, animali e vasellame in terracotta animano una scena grandiosa, che si estende per circa tre metri e che culmina nell’evento saliente della nascita di Cristo, la cui presenza orchestra luminosa l’intera composizione.
Gli Scuotto, celebri per aver attratto con la loro estrema bravura committenze sia nazionali che estere di grande rilievo, non sono di certo una presenza nuova negli States, dal momento che negli ultimi anni si sono recati frequentemente in Virginia organizzando dei veri e propri workshop con l’intento di divulgare ,in luoghi tanto remoti, il verbo dell’arte del presepe che nei quartieri napoletani si tramanda senza interruzioni ed appassionatamente fin dal XVI secolo.
L’idea concepita da Donald Sakano,monsignore della St. Patrick’s Old Cathedral newyorchese, è stata accolta con forte entusiasmo dai tre fratelli i quali ,senza vincolo alcuno, hanno potuto dar sfogo al loro estro creativo interpretando in maniera assai originale la tematica tanto profonda della Misericordia: nell’anno del giubileo, dell’invito globale alla benevolenza nei confronti degli altri, specie dei più bisognosi, gli Scuotto hanno dato vita ad un presepe che, in totale stile settecentesco, lascia traboccare da ogni singolo personaggio il bisogno di redenzione, l’attesa e la speranza, connotando però tutte queste stesse spinte emotive con i segni evidenti dell’attualità e delle problematiche ad essa annesse. Ci sono infatti, guappi, un barcone con i migranti, poveri affamati e tante altre figure che raccontano i disagi di un mondo reale, talvolta crudele che aspetta un intervento dall’alto, che si aggrappa fiducioso al bagliore del Salvatore che si è fatto carne. Nel bel mezzo della Natività si scorgono poi, alcuni personaggi che sono un evidente omaggio alla Sette Opere di Misericordia del Caravaggio e che si stagliano su uno sfondo tipicamente napoletano con una certa vivacità. Tra le altre figure è possibile anche notare ‘il Figliol prodigo’ del Rembrandt.
Il progetto, curato da Thomas Smith, Assistant Ceo della Binn’s di Williamsburg, è stato presentato insieme al presepe degli Scuotto al complesso del Pio Monte della Misericordia che ha sostenuto moralmente la medesima iniziativa. La meravigliosa e realistica rappresentazione, prima di sbarcare definitivamente a New York, potrà essere ammirata completamente montata alla galleria Essearte in via Nilo.
Senza dubbio, la magia della creazione partenopea riuscirà ad incantare la Grande Mela, lasciando un segno nel cuore dei cristiani e non. E noi, dall’altra parte del mondo, non potremo altro che esserne orgogliosi.
Anna Gilda Scafaro
Per ulteriori informazioni: La Scarabattola
Fonte: La Repubblica